Covid: arrivano nuove regole anti-contagio. Mascherine sempre e al bando le feste private
Nuova stretta del governo sul Covid. A seguito del crescente numero di casi di contagi che si stanno registrando progressivamente in tutta Italia, come nel resto d’Europa, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno firmato poco prima dell’1 di questa notte il nuovo Dpcm con nuove regole anti contagio che saranno valide per i prossimi trenta giorni.
Obiettivo è evitare un nuovo lockdown “a ragion veduta” afferma il Presidente del Consiglio. “Se la curva dovesse continuare a salire, si potrebbe pensare a lockdown circoscritti”. Vediamo nel dettaglio le nuove regole.
Le misure contenute nel nuovo Dpcm
Nel nuovo Dpcm viene inserito l’obbligo di indossare sempre le mascherine all’aperto con una forte raccomandazione a usarle anche all’interno delle abitazioni private in presenze di persone non conviventi. Stop alle gite scolastiche, attività didattiche fuori sede e gemellaggi nonché alle feste private, con una “forte raccomandazione” a limitare anche quelle in casa, se partecipano più di sei persone.
Stretta anti movida per cui non si potrà più consumare cocktail, vino e birrette davanti ai locali dopo le 21. Mentre ristoranti, bar e pub che fanno servizio al tavolo dovranno abbassare la saracinesca entro mezzanotte. Restano chiuse le sale da ballo e discoteche, all’aperto o al chiuso, mentre sono permesse fiere e congressi.
Stop agli sport amatoriali di contatto quindi basta partite a calcetto tra anche se le palestre resteranno aperte. Il Dpcm salva però gli sport a livello dilettantistico: la capienza dei palazzetti viene portata al 15%, anche se non si potrà andare oltre i mille spettatori. Nessuna nuova stretta per cinema, teatri e sale da concerto che continueranno ad ospitare fino a un massimo di 200 spettatori
Il nuovo Dpcm potenzia lo smart working, con un invito ad un rafforzamento anche nelle aziende private. Al momento non vi è traccia di re-inserire la didattica a distanza per le scuole superiori come chiesto da alcuni governatori regionali.
Vaccino: stop alla sperimentazione di Johnson&Johnson
Si conferma ad ostacoli la corsa delle case farmaceutiche per il vaccino anti-Covid. Dopo lo stop della ditta anglo-svedese AstraZeneca, che produce il vaccino di Oxford per problemi di salute si uno dei volontari, anche l’americana Johnson&Johnson ha interrotto la sperimentazione del suo vaccino contro il Covid dopo che uno dei 60mila volontari arruolati per la fase finale dei test ha avuto “un disturbo che non ha spiegazioni”.