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Borse europee caute: ecco i temi caldi di giornata

13 Ottobre 2020 09:05

I mercati europei aprono la seduta poco sopra la parità, mostrando però una certa cautela in una giornata che vede sul tavolo diversi temi tra cui l’avvio della stagione degli utili negli Stati Uniti, le notizie sul virus e i dati cinesi.

Questa mattina la Cina ha pubblicato i dati di settembre per le esportazioni e le importazioni, testando valori record nonostante il Covid-19. In particolare, secondo quanto emerge dai dati comunicati dalle autorità doganali, le importazioni sono balzate del 13,2% in termini di dollari, decisamente al di sopra del +0,3% previsto dagli analisti intervistati dalla Reuters. Le esportazioni sono cresciute del 9,9%, all’incirca come da attese (+10%). C’è anche grande attesa per l’avvio negli Stati Uniti della stagione degli utili, che entra subito nel vivo con due big del mondo bancario americano: come Citigroup e JPMorgan che comunicheranno nel primo pomeriggio italiano i risultati relativi al terzo trimestre 2020.

Resta sempre in evidenza l’evoluzione della pandemia in Europa, ma anche il tema legato al nuovo pacchetto di stimoli negli Stati Uniti. Un argomento legato a doppio filo a quello delle imminenti presidenziali del prossimo 3 novembre. Secondo alcuni operatori si fa largo l’idea tra gli investitori che al di là di chi sarà eletto presidente, arriverà un importante pacchetto di stimoli fiscali. Sempre restando oltreoceano, attesa anche per “l’evento più significativo degli ultimi anni sull’iPhone”, così come lo ha definito Katy Huberty di Morgan Stanley, a cui Apple darà il via nella giornata di oggi. L’attesa è per il lancio, soprattutto, dell’iPhone 5G. In Usa si attende ancora che il Congresso Usa lanci quel piano di stimoli economici anti-COVID necessario per sostenere le famiglie e le imprese. Magari prima delle elezioni presidenziali Usa.

Da monitorare anche sul petrolio e sui titoli energetici, dopo che l’Agenzia internazionale dell’Energia (AIE) ha diramato il suo World Energy Outlook, l’outlook annuale sull’energia, a livello globale. L’associazione prevede che la domanda di carbone non ritornerà più ai livelli precedenti l’emergenza del coronavirus COVID-19, incidendo sui consumi di energia per meno del 20% sul totale entro il 2040, per la prima volta dalla Rivoluzione industriale. Dal canto suo, la domanda inizierà a scendere dopo il 2030. Il petrolio rimarrà “vulnerabile alle principali incertezze sull’economia provocate dalla pandemia”.