Npl meeting: stock crediti deteriorati salirà fino a 385 mld nel 2021
Una nuova ondata di crediti deteriorati arriverà nel nostro Paese e il sistema è pronto per gestirla con più efficienza del passato. Nell’ipotesi di consolidamento della ripresa macroeconomica, nel 2021, con la fine delle moratorie, il tasso di default, cioè i crediti performing che passano a non performing, dovrebbe attestarsi al 2,8% rispetto all’1,3% del 2019. Lo stock complessivo, sommando le sofferenze (NPL) e le inadempienze probabili (UTP) ancora presenti a bilancio bancario e quelle già cedute, si stima raggiungerà nel 2020 quota 338 miliardi di euro (+5% sul 2019) mentre nel 2021 le esposizioni deteriorate potrebbero salire fino a 385 miliardi di euro e subire un ulteriore incremento nel 2022. Il mercato delle transazioni NPL, con 34 miliardi di euro di vendite previste nel 2020 e una stima di ulteriori 34 miliardi per l’anno 2021, contrariamente alle timide aspettative di qualche anno fa, si confermerà più che dinamico. Questi alcuni numeri che sono emersi oggi durante “The New Wave”, la nona edizione dell’NPL Meeting organizzato da Banca Ifis. Si tratta dell’evento italiano di riferimento per il mercato dei non performing loans e il bank restructuring che si è tenuto a Villa Erba a Cernobbio.