Prometeia: ‘disponibilità Next Generation EU solo da II metà 2021: per Italia opportuno richiedere MES
“Dopo la prima risposta alla crisi da parte del governo – con uno stimolo fiscale di 100 miliardi di euro – e della Bce, il
focus ora è sull’utilizzo dei fondi europei, che per l’Italia ammontano a 207 miliardi tra il 2021 e il 2027″. Così Prometeia, società italiana di consulenza e ricerca economica per banche, assicurazioni e imprese, nel rapporto di previsione di settembre “Italia fuori dalla crisi nel 2023 ma solo con uso efficace dei fondi Ue”.
“Con un primo accesso ai fondi nella seconda parte dell’anno prossimo, e un probabile utilizzo del 70% delle risorse a disposizione (145 miliardi, per le storiche difficoltà di programmazione e implementazione da parte del sistema Italia), Prometeia stima in 1,7 punti percentuali l’impatto aggiuntivo del Next Generation EU (o anche Recovery Fund) sul Pil dell’Italia al 2023. Un contributo che darà comunque un forte impulso agli investimenti pubblici e privati: dopo il -12,1% di quest’anno, Prometeia prevede un +10,5% nel 2021”.
Tuttavia, “visto però il probabile mismatch temporale tra impegni di spesa e disponibilità dei fondi del Next Generation EU all’inizio del prossimo anno, è opportuno accedere anche al Mes, che permetterebbe di risparmiare in spesa per interessi”.
Con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ostaggio del M5S, l’Italia non ha preso ancora una decisione sul ricorso al Mes o meno. Diversi gli appelli affinché lo strumento venga utilizzato. Nel corso del Forum Ambrosetti di inizio settembre, l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta ha lanciato di nuovo un appello affinché il MES venga utilizzato. In un’intervista alla televisione Class CNBC, l’ex presidente del Consiglio ha anche affermato che “L’Europa non capirebbe se l’Italia non utilizzasse i fondi del #Mes”.
Appelli continui sull’utilizzo del MES anche da parte di Italia Viva di Matteo Renzi e del Pd di Nicola Zingaretti. “Dire no al Mes, come fanno i grillini e la Lega, è pazzesco, la gente che ci segue da casa sa che quei soldi servono per la sanità”, ha detto il leader di Italia Viva Renzi, in una recente intervista rilasciata a Mattino 5 su Canale 5. E il COrriere della Sera riporta, riguardo alla posizione del PD: “Dal Nazareno dicono: «Abbiamo bombardato il governo di proposte. Ora aspettiamo la svolta su scuola, Mes, Recovery Fund, Ilva».
Ancora prima Enrico Letta, alla fine di luglio, nel commentare l’ok al Recovery Fund arrivato dal Consiglio europeo, si era così espresso:
“La narrativa di oggi sull’accordo (del Recovery Fund) è che arrivano 200 miliardi per l’Italia: i nostri cittadini e le nostre imprese aspettano questi soldi, se non li vedono presto circolare, l’effetto frustrazione è dietro l’angolo. Per questo il Mes è ancora più importante. Potremmo mettere in piedi mille centri di telemedicina diagnostica in mille comuni remoti e montani: daremmo un segnale ai residenti, spesso anziani, e lavoro alle start up, oltre a digitalizzare il Paese. È importante dare un segnale subito: oggi è una bella giornata, ma bisogna dare la sensazione che non che non siano solo annunci, per questo la tempistica è importante”.