Rc auto: 2,4 mln di famiglie sfruttano l’RC familiare, soprattutto al Sud e nelle isole. Vantaggi per neopatentati
A distanza di oltre sei mesi dall’entrata in vigore dell’ RC familiare (lo scorso 16 febbraio 2020), arrivano i primi riscontro sull’utilizzo. Si tratta della norma che dà ai membri di una stessa famiglia la possibilità di utilizzare per le polizze auto e moto la classe di merito più favorevole maturata su un qualsiasi veicolo del nucleo. Dati alla mano, sembra essere una novità che apprezzata dagli italiani. Secondo l’indagine condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat, fra chi ha rinnovato o sottoscritto polizze auto o moto nel periodo marzo-giugno 2020, quasi 1 rispondente su 3 (28%), pari a circa 2,4 milioni di famiglie, ha dichiarato di aver sottoscritto o rinnovato una polizza in questo modo.
Maggior utilizzo dell’RC familiare soprattutto al Sud e nelle isole. Vantaggi per i neopatentati
Se si analizza la situazione da un punto di vista territoriale emerge che, tra coloro che hanno sottoscritto una polizza tra marzo e giugno, sono stati soprattutto i residenti del Sud e delle isole ad aver fatto ricorso all’Rc familiare (31,6%), seguiti, a breve distanza, dagli abitanti del Nord Est (29,3%). Meno propensi ad usufruire della nuova norma sono stati, invece, i rispondenti del Nord Ovest: tra questi solo il 22% ha dichiarato di averla utilizzata.
Ma chi è più avvantaggiato da questa opportunità? Il vantaggio offerto dalla norma è massimo soprattutto per i neopatentati e infatti, guardando alle fasce anagrafiche di chi ha sottoscritto una polizza tra marzo e giugno, il 46,9% degli assicurati con un’età compresa tra 18 e 24 anni ha dichiarato di aver utilizzato l’RC familiare. Al contrario sono i più anziani ad aver usufruito meno di questa opportunità: solo l’11,5% degli adulti con età compresa tra i 65 e i 74 anni.
E tra colo che hanno fatto ricorso all’RC familiare, nella maggior parte dei casi lo ha fatto su veicoli già presenti nel nucleo familiare, trasferendo la classe di merito da auto ad auto (46,3%) e da auto a moto o viceversa (45,3%); solo nell‘8,4% dei casi la norma è stata usata per assicurare un mezzo a due o quattro ruote acquistato per la prima volta.