Eurozona: Pmi manifatturiero sale sui massimi a 31 mesi a settembre, ma nuovo calo del terziario
L’economia dell’Eurozona mostra a settembre una fase di stallo. La crescita più rapida del manifatturiero è controbilanciata da un nuovo calo del settore terziario, a causa della recrudescenza del tasso di contagio del Covid-19. Secondo i dati preliminari rilevati dall’istituto IHS Markit, l’indice Pmi manifatturiero a settembre dell’area euro sale a 53,7 punti dai 51,7 di agosto, sui massimi degli ultimi 31 mesi e sopra le aspettative degli analisti ferme a 51,9 punti. Tuttavia, l’indice Pmi servizi scende sotto la soglia di espansione a 47,6 punti dai 50,5 punti di agosto, finendo sui livelli più bassi degli ultimi quattro mesi. E così l’indice Pmi Composite si contrae per il secondo mese consecutivo, scendendo da 51,9 di agosto a 50,1.
“A settembre si è bloccata la ripresa dell’economia dell’Eurozona per via dell’incremento dei casi di Covid-19 che ha causato nuovamente la contrazione dell’attività del settore dei servizi”, ha sottolineato Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit.
Si ricorda che il Pmi (Purchasing Managers Index) è un indice che nasce da un’indagine condotta sui direttori d’acquisto delle principali aziende del paese per testare le opinioni sull’andamento del comparto. Un valore del Pmi superiore ai 50 punti indica un’economia in espansione mentre un valore inferiore rappresenta una fase di contrazione.