Ftse Mib rimbalza timidamente, ENI ritrova sprint. Leonardo la peggiore
Tornano gli acquisti in Europa con un rimbalzo però non troppo convinto. L’indice Ftse Mib ha chiuso in crescita dello 0,54% a quota 18.895 punti. Continuano i timori legati al Covid-19 con il premier britannico Boris Johnson che ha annunciato una sorta di lockdown soft con ulteriori restrizioni nel Regno Unito per cercare di contenere il diffondersi della pandemia COVID-19, invitando la gente a lavorare da casa, in smart working, chiusure anticipate di bar e ristoranti.
Giornata molto positiva per FCA che svetta sul Ftse Mib con un +2,83% a 10,218 euro. Molto bene anche Poste Italiane con +1,41% e CNH con +1,56%. Sul versante opposto la peggiore è stata Leonardo a oltre -3%.
Tra le big spicca il +1,53% di ENI che torna sopra la soglia dei 7 euro dopo la debacle della vigilia che aveva riportato il titolo a valori quasi dimezzati rispetto a inizio anno.
Tra le migliori del Ftse Mib anche Interpump avanzata del 2,13%. Positiva anche Recordati (+1,19%). Ieri la società farmaceutica ha annunciato la firma di un accordo esclusivo di licenza con ARS Pharmaceuticals, una società farmaceutica privata basata negli Stati Uniti d’America, per la commercializzazione nell’Unione Europea, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Regno Unito, Russia/CIS, Turchia, Medio Oriente a i paesi africani francofoni, di ARS-1, uno spray nasale a base di epinefrina, in fase avanzata di sviluppo per il trattamento in emergenza di reazioni allergiche gravi che potrebbero portare all’anafilassi.
Tra le banche sotto pressione anche oggi UniCredit che cede l’1,87 per cento scivolando sotto i 7 euro. Secondo alcuni articoli di stampa, il Tesoro avrebbe nuovamente avuto contatti con il management di Unicredit per l’acquisizione di Mps. Unicredit avrebbe tuttavia posto condizioni all’acquisto simili a quelle ricevute da Intesa all`epoca dell`acquisizione delle banche venete, ovvero un contributo cash tale da rendere l’acquisizione neutrale sul capitale e tale da coprire i rischi legali (10 mld di euro di petitum).
UniCredit ha inoltre incassato oggi il downgrade di Credit Suisse da outperform a neutral, con target price di 9,5 euro. “Continuiamo a considerare UniCredit una banca ben gestita con un forte bilancio e una gestione dei costi disciplinata. Tuttavia, vediamo un potenziale relativamente limitato per rialzo a breve termine delle stime di consenso sia sul conto economico che sui ritorni di capitale per il 2020 e e il 2021”, rimarca Credit Suisse.
Fuori dal Ftse Mib, proprio i rumor sul fronte M&A, hanno spinto a oltre +4% il titolo MPS.
Sotto i fari anche Illimity (+1,4%) dopo avere annunciato l’accordo con Fabrick, società del gruppo Sella per lo sviluppo dell’open banking, per entrare nella fintech Hype e dare così origine a una joint venture paritetica. L’accordo prevede che illimity acquisti il 50% di Hype attraverso un aumento di capitale riservato pari a 30 milioni e il conferimento da parte di Fabrick in illimity di azioni Hype a fronte di azioni illimity di nuova emissione pari al 7,5% del capitale per un controvalore di circa 45 milioni.