Mercati cauti: dubbi su ripresa e timori contagi. Piazza Affari volatile nel giorno delle ‘Tre streghe’
Nell’ultima seduta della settimana prevale una certa cautela sui mercati, non fa eccezione Piazza Affari che si muove sotto la parità. A Milano, l’indice Ftse Mib cede poco prima delle 10 lo 0,33% a 19.673 punti in una giornata caratterizzata in generale da una certa debolezza per i listini europei. In particolare, gli investitori mostrano qualche dubbio sulla ripresa economica, dopo i discorsi delle banche centrali. Non solo, permangono anche i timori sull’evoluzione della pandemia di coronavirus che ha toccato più di 30 milioni di persone nel mondo, secondo i calcoli di Reuters. Il tutto in una seduta che si preannuncia volatile per Piazza Affari in scia alle cosiddette “tre streghe”, ovvero le scadenze dei contratti future su azioni, indici e opzioni (un evento che accade trimestralmente).
Chi sale e chi scende oggi sul Ftse Mib
Guardando alle performance dei singoli titoli, tra le migliori del listino DiaSorin che avanza di quasi tre punti percentuali. Intonazione positiva anche per Nexi e STM che salgono rispettivamente del 2% e dell’1,5% circa. Si contendono la maglia di peggiore del listino milanese Atlantia e Leonardo che lasciano sul terreno oltre il 2 per cento. Debole anche Banco Bpm che perde l’1,83%. Segni negativi un po’ per tutto il comparto bancario italiano sebbene siano arrivati aggiornamenti sul fronte del risiko europeo. I cda di CaixaBank e di Bankia, entrambe banche spagnole di cui l’ultima controllata da Madrid, hanno approvato il piano di fusione, che darà vita alla banca più grande della Spagna. La notizia potrebbe alimentare la speculazione su prossime operazioni di M&A.
Recupera terreno Enel (+0,81%). Ieri il consiglio di amministrazione della società è stato informato della avvenuta ricezione dell’offerta vincolante inviata nella giornata di ieri da Macquarie Infrastructure & Real Assets per l’acquisto del 50% del capitale di Open Fiber. L’offerta, si legge nel comunicato, prevede il riconoscimento di un corrispettivo pari a circa 2.650 milioni di euro, al netto dell’indebitamento, per l’acquisto della partecipazione sopra indicata, con meccanismi di aggiustamento ed earn out.
Da seguire anche il titolo Fca (-1,41%). In seguito alla modifica dell’accordo di fusione, il gruppo guidato da Mike Manley e Peugeot annunciano che gli azionisti Exor, EFP/FFP, Bpifrance e DFG hanno concordato di essere soggetti a un lock-up, ovvero una clausola di inaccessibilità, delle proprie azioni in Faurecia per un periodo di sei mesi. Questa clausola prenderà effetto dal completamento della distribuzione della partecipazione del 46% di Groupe PSA in Faurecia a tutti gli azionisti di Stellantis, il nuovo gruppo che nascerà dalla fusione delle due case automobilistiche.
Per Borsa Italiana, trattative in esclusiva dell’Lse a tre: Euronext, CDP e Intesa
Ed è arrivata poco prima dell’avvio delle contrattazioni anche la notizia che Euronext e CDP Equity hanno confermano di avere avviato negoziazioni in esclusiva con il London Stock Exchange Group (LSEG) per l’acquisizione del gruppo Borsa Italiana, insieme a Intesa Sanpaolo. “Non può esserci alcuna certezza che l’operazione venga portata a termine”, si legge nella nota ufficiale delle due società. L’aggregazione proposta tra Borsa Italiana ed Euronext creerebbe un operatore leader nei mercati dei capitali dell’Europa continentale. Questo progetto di trasformazione posizionerebbe il nuovo gruppo per realizzare l’ambizione di proseguire nella creazione dell’infrastruttura dell’Unione dei mercati dei capitali in Europa, sostenendo al contempo le economie locali.