Mercati europei in panne, il messaggio della Fed non li convince?
Scattano le vendite in Europa nei primi minuti di contrattazioni. La giornata inizia con il Dax di Francoforte che lascia sul terreno l’1,51%, mentre il Cac40 di Parigi e il listino londinese Ftse 100 perdono rispettivamente l’1,4% e l’1,27 per cento. L’attenzione degli investitori è catalizzata oggi sulle banche centrali, e in particolar modo sulle indicazioni ‘dovish’ che sono arrivate ieri dalla Federal Reserve (Fed).
Dopo una riunione di due giorni, il Fomc – braccio di politica monetaria della Fed – ha annunciato di Fomc sui tassi, la cui pubblicazione ha accompagnato l’annuncio di aver lasciato i tassi sui fed funds invariati nel range tra lo zero e lo 0,25%. Nella conferenza stampa successiva all’annuncio, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha rassicurato che “la Fed manterrà bassi i tassi fino a quando l’inflazione (Usa) non viaggerà al di sopra del 2% per un po’ di tempo”. Almeno fino al 2023, stando a quanto emerge dal dot plot che illustra le proiezioni dei singoli esponenti della banca centrale Usa. Prima dell’avvio sono giunte anche le ultime in tema di politica monetaria della Bank of Japan, che ha mantenuto tutto invariato. Si attende poi la riunione della Bank of England, con le decisioni sui tassi previste alle 13.
Sotto la lente anche i titoli del mercato automobilistico dopo i dati sulle immatricolazioni di nuove auto ad agosto. Secondo i dati diffusi dall’Acea, l’associazione che raggruppa i costruttori di auto in Europa, il mese passato è stato chiuso nell’area UE+EFTA+UK con 884.394 immatricolazioni, in calo del 17,6 per cento.