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Auto: immatricolazioni ancora in calo in Europa ad agosto, ma segnali di ripresa in Italia su effetto incentivi

17 Settembre 2020 08:11

Il mercato dell’auto europeo non rialza la testa, fortemente colpito dagli effetti della pandemia di coronavirus. Dopo il calo del 39,5% dei primi sei mesi dell’anno si sono registrate contrazioni del 3,7% in luglio e del 17,6% in agosto. Secondo i dati diffusi dall’Acea, l’associazione che raggruppa i costruttori di auto in Europa, il mese di agosto è stato chiuso nell’area UE+EFTA+UK con 884.394 immatricolazioni, in calo del 17,6 per cento. In profondo rosso il saldo dei primi 8 mesi dell’anno con 7.267.621di immatricolazioni, segnando una contrazione di quasi il 33 per cento.

Commentando i dati odierni, il Centro studi Promotor (Csp) segnala che la caduta è molto pesante anche nei cinque maggiori mercati in cui si concentra il 69,1% delle immatricolazioni dell’Europa Occidentale. In questo gruppo di mercati il risultato peggiore lo fa registrare la Spagna (-40,6%), seguita dal Regno Unito (-39,7%), dall’Italia (-38,9%), dalla Francia (-32%) e dalla Germania (-28,8%).

“Proprio nel nostro Paese sono emersi però i primi segnali di ripresa – rimarca il Centro studi Promotor -. In agosto quello dell’Italia è il terzo miglior risultato dell’area. Il confronto con lo stesso mese del 2019 è ancora negativo, ma il decremento è soltanto dello 0,4%”. Il merito, prosegue, va indubbiamente agli incentivi alla rottamazione introdotti dal decreto rilancio, così come è stato modificato sulla base dell’emendamento Benamati, che, superando assurde pregiudiziali ideologiche, ha esteso gli incentivi anche all’acquisto di vetture diesel e a benzina con emissioni non superiori a 110 gr/km di CO2.