Petrolio: peggioramento sentiment e nuovi casi coronavirus, AIE taglia outlook domanda
L’AIE (Agenzia internazionale dell’Energia) ha tagliato anch’essa – all’indomani della comunicazione del report dell’Opec – le stime sulla crescita della domanda di petrolio per il 2020, motivando la sua decisione con il percorso “pericoloso”, caratterizzato dall’indebolimento del sentiment di mercato e dal balzo del numero di contagiati da coronavirus nel mondo.
Nel suo rapporto mensile, l’AIE ha tagliato l’outlook a 91,7 milioni di barili al giorno, in contrazione di 8,4 milioni di barili al giorno su base annua, più della contrazione attesa in precedenza, pari a -8,1 milioni, stimata nel rapporto di agosto.
“Prevediamo che la ripresa della domanda di petrolio decelererà in modo significativo nel secondo semestre del 2020 – si legge nel report – il rallentamento economico impiegherà mesi per ribaltarsi del tutto, mentre è improbabile che alcuni settori come l’aviazione tornino ai livelli pre-pandemia di consumi, perfino l’anno prossimo”.
Oggi i prezzi del petrolio sono in rialzo, con il contratto WTI che fa +0,56% a $37,47 e il Brent che avanza dello 0,58% a $39,84. Da segnalare che, dall’inizio dell’anno, le quotazioni del petrolio sono scese di oltre -40%.
Nel report mensile pubblicato ieri, l’Opec ha reso noto di aver tagliato le attese sulla domanda globale di petrolio a una media di 90,2 milioni di barili al giorno, per il 2020.