News Finanza Indici e quotazioni Febbre M&A e speranze vaccino sostengono Wall Street: Immunomedics +106%, ancora male Nikola

Febbre M&A e speranze vaccino sostengono Wall Street: Immunomedics +106%, ancora male Nikola

14 Settembre 2020 13:34

Le notizie che arrivano dal fronte M&A e le speranze su un vaccino anti-coronavirus danno un assist alle borse europee e a Wall Street. Il colosso farmaceutico Astrazeneca ha reso noto di aver ripreso le sperimentazioni sulla Fase 3 del vaccino, dopo averle interrotte per le reazioni avverse che avevano colpito un volontario. Sulla borsa Usa si mettono in evidenza i buy sui titoli hi-tech. Apple sale del 2% (ma dall’inizio del mese il trend del titolo è di un calo -13%).

Tesla fa oltre +2%, dopo aver perso -25% a settembre, a seguito del mancato ingresso del titolo nell’indice S&P 500, su cui molti investitori avevano scommesso.

Sull’hi-tech il sentiment è sostenuto anche dalla notizia dell’accordo con cui la conglomerata giapponese Softbank venderà la propria divisione UK di chip Arm alla società americana Nvidia.

Secondo i termini dell’accordo, Nvidia, acquisterà Arm Holdings per $40 miliardi, di cui $21,5 miliardi in azioni Nvidia e $12 miliardi in contanti. Se Softnak è salita alla borsa di Tokyo di oltre +10%, Nvidia perde in premercato Usa più dell’1%.

I futures sul Dow Jones salgono di oltre +200 punti, o dello 0,8%; quelli sul Nasdaq-100 balzano di oltre +1,4% grazie ai buy sull’hi-tech. Quelli sullo S&P 500 salgono dell’1%.

Si apprende inoltre, sempre in relazione alle operazioni di M&A, che la multinazionale cinese ByteDance ha rifiutato l’offerta di Microsoft per gli asset americani della sua divisione Tik Tok, scegliendo piuttosto Oracle. Secondo le fonti, Oracle acquisirà una partecipazione rilevante negli asset Tik Tok. Il titolo sale in premercato del 6%%.

Voglia di M&A anche nel settore farmaceutico, con Gilead Sciences che è pronta ad acquisire il produttore di farmaci antitumorali Immunomedics per una cifra pari a 21 miliardi di dollari. Nel dettaglio, Gilead Sciences ha annunciato di avere raggiunto un accordo definitivo in base al quale acquisirà Immunomedics per 88 dollari per azione in contanti. Si tratta di un premio del 108% rispetto al prezzo di chiusura di Immunomedics a Wall Street dello scorso 11 settembre. Gilead balza di quasi +3%, mentre Immunomedics vola di oltre +106%.

Non va bene invece a Nikola, dopo la pubblicazione, venerdì scorso di un report firmato dallo short seller Hindenburg Research. Feroce l’attacco che la società di ricerca ha sferrato a quella che spesso viene considerata come la nuova Tesla dei camion all’idrogeno. Hindenburg Research, che ha accusato Nikola di essere “una frode complessa, costruita su decine di menzogne”.

“Abbiamo raccolto prove sufficienti e dettagliate – incluse registrazioni di conversazioni telefoniche, SMS, email private, fotografie scattate di nascosto – che mettono in evidenza decine di false dichiarazioni rilasciate dal fondatore Trevor Milton. Non abbiamo mai visto un inganno di una tale portata da parte di una società quotata in Borsa, specialmente di questa dimensione”, si legge nel rapporto. Il titolo Nikola continua a perdere terreno, cedendo più del 5%.

Sul mercato del forex, l’euro incrementa i guadagni salendo dello 0,24% circa sul dollaro a $1,1875. Il dollaro è sotto pressione sullo yen, cede lo 0,17% a JPY 105,98. La moneta unica è praticamente piatta sullo yen (+0,07% a JPY 125,85) e sul franco svizzero (+0,01% a CHF 1,0768). L’euro perde sulla sterlina (EUR/GBP -0,26% a GBP 0,9223), che balza anche nei confronti del dollaro (USD/GBP +0,62% a $1,2875).

La numero uno della Bce Christine Lagarde è tornata a parlare di euro in occasione della riunione annuale del Consiglio dei governatori delle banche centrali e delle autorità monetarie dei paesi arabi.

Lagarde ha assicurato di nuovo che la Bce monitorerà ‘attentamente’ i dati in arrivo, inclusi quelli relativi a un eventuale rafforzamento della moneta unica: rafforzamento, ha precisato, che ha rischiato di zavorrare sia la crescita del Pil che l’inflazione dell’Eurozona. Ma le sue parole forse ‘riparatrici’ (giovedì scorso aveva detto che non è compito della Bce seguire il trend della valuta, rispondendo a una domanda sul suo recente apprezzamento), non hanno sortito alcun effetto sui mercati.