Bce, Lane: ‘euro più forte deprime outlook inflazione’. Avvertimento a Lagarde?
“L’euro più forte deprime l’outlook sull’inflazione”. Parla Philip Lane, esponente del Consiglio direttivo della Bce, di cui è anche capo economista. Lane è tra i membri della Bce preoccupati dal recente apprezzamento dell’euro.
“L’entità della revisione al rialzo dell’inflazione core – ha detto oggi – è stata depressa in modo significativo dall’apprezzamento dell’euro”.
Aggiungendo: ‘sia chiaro che non c’è spazio per alcuna compiacenza nei confronti dell’inflazione”.
Ieri Christine Lagarde, parlando nel corso della conferenza stampa successiva all’annuncio della Bce sui tassi (lasciati invariati, così come sono rimasti invariati i vari strumenti straordinari di politica accomodante), ha prima detto che l’euro “non è un target di politica” monetaria della banca centrale, non facendo parte del suo mandato, per poi sottolineare che l’istituzione “monitorerà attentamente” il suo valore.
Euro poco mosso anche dopo le parole di Lane: sale dello 0,17% a $1,1835, dopo essere schizzato ieri fino a a $1,1917 in crescita dell’1% circa sul dollaro, per poi scendere alla fine della seduta a $1,1825, vicino ai valori attorno ai quali oscillava prima del discorso di Christine Lagarde.