Stangata d’autunno: quasi 2.500 euro di spesa in arrivo tra settembre e novembre per le famiglie
Al rientro dalle vacanze estive le famiglie italiane dovranno fare i conti con una raffica di spese autunnali. Tra la Tari, il riscaldamento, le bollette e quelle per il rientro a scuola, nel periodo tra settembre e novembre si prospetta una stangata di quasi 2.500 euro a famiglia, per la precisione 2.493,35 euro. Lo calcola Federconsumatori, che lancia l’allarme sulla tenuta del bilancio familiare, già estremamente in crisi a causa delle conseguenze della pandemia.
Le voci di spesa per un autunno di fuoco
Per prepararsi all’anno scolastico, quest’anno, oltre alle classiche spese per zaini, libri e dizionari si aggiungeranno i costi di trasporto, viste le incertezze in tale ambito dovute all’emergenza sanitaria. Secondo l’indagine commissionata da Facile.it a mUp research, quest’anno quasi 1 alunno su 3 cambierà il mezzo di trasporto per il tragitto casa-scuola a causa della paura del Covid, ma anche per l’orario di ingresso scaglionato adottato dalla scuola. In particolare, aumentano i ragazzi che si sposteranno in auto o moto; lo faranno 6 alunni su 10 (il 57%), mentre lo scorso anno era il 50%. Di contro, cala il numero di coloro che sceglieranno il trasporto pubblico; solo il 14,9% userà autobus o tram, rispetto al 16,7% dello scorso anno.
Le voci di spesa con cui le famiglie dovranno fare i conti non riguardano solo il materiale scolastico, ma anche la Tari, le spese per il riscaldamento (in lieve calo rispetto allo scorso anno), per non parlare delle bollette, che registrano un aumento complessivo del +3,5% rispetto al 2019. È vero che queste ultime si pagano tutto l’anno, ma in questo frangente si sommano alle altre onerose spese con un risultato estremamente negativo per le tasche dei cittadini. Inoltre, alla “solita” stangata, si aggiungono le spese per le visite mediche, gli esami e i checkup che, salvo emergenze, sono stati rimandati dopo il lockdown e la pausa estiva.
Occorre precisare che la stangata in questione non comprende le spese correnti per alimentazione, abbigliamento, ecc.
Nella situazione di forte difficoltà in cui si trovano le famiglie, specialmente alla luce della crisi che il paese sta attraversando, questa stangata rappresenta un colpo durissimo per l’economia, che rischia di abbattersi sui consumi e sull’intero sistema produttivo. “Per questo è necessario ed urgente che il governo assuma scelte coraggiose e determinate, per sostenere il sistema economico e le famiglie, sfruttando tutte le possibilità messe in campo a livello europeo, nonché per dare nuove prospettive di crescita al Paese”, conclude Emilio Viafora, presidente di Federconsumatori.