Mercati europei guardano all’effetto Nasdaq: atteso avvio in calo
Per le Borse europee si preannuncia un avvio all’insegna della debolezza. Ancora una volta si guarda a Wall Street, e in particolar modo all’ennesimo scivolone innescato dal sell-off del settore tecnologico. Dopo il lungo week end che ha visto la borsa Usa chiusa lunedì per le celebrazioni del Labour Day, l’hi-tech è stato subito preso di mira dagli investitori. Tanto che Il Nasdaq Composite è crollato del 4,1% (calo del 10% nelle ultime tre sessioni). È stata la perdita in tre giorni più forte da agosto. Performance che mettono in secondo piano l’appuntamento di domani con la Bce.
Come se non bastasse, ieri si è assistito a un forte calo del petrolio, con il Brent che è scivolato sotto la soglia dei 40 dollari al barile. “Ad aggravare il quadro del sentiment, il crash del petrolio, occorso in assenza di catalyst specifici, al di là delle notizie di ieri sull’abbassamento dei prezzi dea parte dell’Arabia Saudita. Il movimento, partito poco dopo l’apertura europea, si è stabilizzato nel pomeriggio su un -7/8% rispetto ai livelli della chiusura di ieri. Inevitabile l’impatto sul settore”, commenta Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr. Questa mattina i cali sono più contenuti, con il Wti che cede lo 0,8% a 36,5 dollari e il Brent che viaggia a 39,5 dollari (-0,7%).