News Finanza Indici e quotazioni Wall Street futures in rialzo, ancora buy su Tesla. Curva rendimenti rimane invertita in tratto 5-30 anni

Wall Street futures in rialzo, ancora buy su Tesla. Curva rendimenti rimane invertita in tratto 5-30 anni

29 Marzo 2022 12:06

Wall Street futures in rialzo, in attesa di nuove notizie dal fronte Russia-Ucraina. Gli investitori di tutto il mondo sperano nel nuovo round di negoziati tra la delegazione russa e quella ucraina per giungere a un accordo per la pace. Le delegazioni si incontreranno nella giornata di oggi in Turchia. Ieri il Dow Jones Industrial Average ha chiuso in rialzo dello 0,27%, lo S&P 500 è salito dello 0,7% e il Nasdaq Composite ha guadagnato l’1,31%.

Gli acquisti sul Nasdaq hanno visto protagonista soprattutto il titolo Tesla, dopo che la Sec ha annunciato che il colosso delle auto elettriche fondato da Elon Musk chiederà all’assemblea annuale degli azionisti “di aumentare il numero autorizzato di azioni ordinarie…al fine di rendere possibile uno split dell’azione ordinaria della compagnia sotto forma di dividendo azionario”.

La notizia dello split azionario ha scatenato il rally del titolo, che è salito sul Nasdaq dell’8%. Il titolo sale in premercato a Wall Street di oltre il 2%.

Occhio al commento sull’azionario rilasciato da Erin Browne, managing director e gestore di portafoglio di Pimco nella puntata di ieri della trasmissione della Cnbc “Closing Bell: Overtime”:

“Credo che tutti dovrebbero essere impressionati dalla resilienza del mercato, e ritorno sul punto che non ci sono alternative. Volete investire in bond sapendo che la Fed alzerà i tassi o volere investire in azioni, dove sapete che potrete incassare qualche dividendo, a fronte di una crescita degli utili su base reale e di guadagni rassicuranti dei vostri portafogli?”.

A oscurare il sentiment di chi punta sulla borsa Usa è l’inversione della curva dei rendimenti, avvenuta nelle ultime ore, nel tratto compreso tra 5 e 30 anni: l’inversione è stata la prima dal 2006, ovvero in 16 anni.

Detto questo, lo spread da monitorare è un altro: è infatti l’inversione della curva dei Treasuries nel tratto tra 2 e 10 anni a essere considerata dai mercati come segnale di pericolo recessione negli Stati Uniti.

Market mover della settimana è la pubblicazione, attesa per la giornata di venerdì 1° aprile, del report sull’occupazione Usa di marzo: gli economisti intervistati da Dow Jones prevedono un aumento dei posti di lavoro pari a 460.000 unità e un calo del tasso di disoccupazione al 3,7%.

Oggi saranno resi noti invece l’indice della fiducia dei consumatori e nuovi dati sull’immobiliare Usa. I tassi sui Treasuries Usa a 10 anni sono in rialzo al 2,514%. Rimane invertita la curva dei rendimenti nel tratto tra 5 e 30 anni: i tassi dei Treasuries con scadenza a cinque anni sono infatti ancora superiori a quelli dei Treasuries a 30 anni, oscillando attorno al 2,6023%, rispetto al 2,5862% dei trentennali.