Borsa Italiana: Ftse Mib chiude a -1,44% nel giorno di Powell, vanno ko Eni ed Enel
Piazza Affari chiude sui minimi di giornata appesantita dai titoli oil e banche. Il Ftse Mib ha perso l’1,44% a 19.847 punti. Il mercato ha accolto senza troppo calore la svolta nella strategia Fed. Jerome Powell ha annunciato la nuova strategia di politica monetaria della banca centrale con un average inflation target (AIT) intorno al 2%. Questo vuol dire che con la nuova strategia sarà consentito uno sforamento temporaneo del 2% in modo da compensare periodi di inflazione sotto l’obiettivo.
Sul parterre milanese si segnala il 2,32% di Enel, titolo di maggior peso del Ftse Mib. Pesanti cali per le banche: quasi -1,86% per Unicredit, -2,11% Intesa Sanpaolo. Anche Mediobanca, dopo un avvio a spron battuto a seguito dell’ok Bce all’ascesa di Del Vecchio oltre il 10% del capitale, ha chiuso in moderato rialzo (+0,62%). Delfin, la holding di Del Vecchio, si era rivolta a Francoforte per raddoppiare la partecipazione in Mediobanca diventando il primo socio. Del Vecchio ha dichiarato di non essere interessato a presentare una lista per il rinnovo del Cda alla prossima assemblea del 28 ottobre.
Tra gli altri titoli si segnala il -8,65% di Diasorin, peggiori titolo di tutto il Ftse Mib. Il ceo della società di diagnostica molecolare, Carlo Rosa, ha detto in un’intervista che finché in Italia non ci saranno regole chiare sul biotech, la società non farà ricerca clinica.
Sul versante opposto, tra i pochi titoli a salvarsi spicca Telecom Italia (+3,43% a 0,4017 euro) in scia al semaforo verde del governo al percorso per la creazione di una newco per la gestione della rete a banda larga.