TIM strappa a +3% in Borsa, torna ottimismo su rete unica. Analisti vedono ‘significativa creazione di valore’
Telecom Italia, dopo un avvio di giornata in negativo, ha gradualmente recuperato quota andando a chiudere tra i migliori del Ftse Mib a +3,03% a 0,3748 euro con gli ultimi sviluppi sul fronte rete unica che vedono il Tesoro spingere per la creazione di una società con un forte ruolo pubblico.
Il ministro Gualtieri, stando alle ultime indiscrezioni stampa, non è favorevole al controllo della rete unica da parte di TIM, di contro vede l’operazione di TIM con KKR per FiberCop come un elemento a supporto della rete unica, non un ostacolo. Infine, il ministro dell’Economia vedrebbe come poco praticabile la separazione di TIM tra clienti e infrastruttura proposta da Grillo e Buffagni. Uno scenario che a detta degli analisti di Equita SIM ha più chance di portare al successo dell’operazione rete unica, anche se rimangono da superare molti passaggi (via libera a operazione FiberCop, valutazioni relative, governance).
Il cda di Tim a fine agosto delibererà sulla creazione di FiberCop, ossia la società della rete secondaria, e sull’ingresso in quella società di Fastweb e Kkr.
L’accordo con KKR implica una valutazione di 7,5 miliardi di euro per la sola rete secondaria, un mix di fibra e rame, mentre la transazione finalizzata all’implementazione di una singola rete comporterebbe un perimetro molto più ampio della rete e probabilmente una valutazione molto più elevata. “Poiché i dibattiti sono in corso e la scadenza si avvicina, la governance rappresenta l’argomento chiave da discutere e il ruolo che CDP alla fine deciderà di giocare è fondamentale”, rimarca Mediobanca Securities. Inoltre, il cash-in per Tim potrebbe essere estremamente rilevante: l’accordo su KKR consentirà alla tlc di ridurre il debito di 1,8 miliardi di euro e “l’implementazione della rete unica aumenterebbe visibilmente la dimensione (per non dire l’inclusione di data center e cloud). Può emergere una significativa creazione di valore, supponendo che un accordo sia correttamente implementato”, aggiungono gli esperti di Mediobanca che mantengono il target price a 0,68 euro su TIM.