Piazza Affari in profondo rosso, tutte le big del Ftse Mib in calo tranne Bper e Diasorin
Si accentuano i cali a Piazza Affari. L’indice Ftse Mib, reduce dal rally delle prime tre giornate di agosto, è arrivato a cedere l’1,65% a quota 19.414 punti. Viaggiano in calo tutti i principali indice europei e anche Wall Street dovrebbe aprire in rosso dopo i rialzi di ieri con il Nasdaq che ha chiuso a un soffio dal muro degli 11 mila punti.
Gli investitori aspettavano indicazioni circa il nuovo pacchetto di stimolo USA, mentre il dollaro USA è scivolato al minimo di due anni per paura che la ripresa nella più grande economia del mondo sarà più lenta rispetto a quella di altri paesi meno colpiti dal Covid in questi mesi estivi.
Sul Ftse Mib tutti i titoli viaggiano in rosso con l’eccezione di Bper (+4,15%) fresca del ritorno nell’indice dei 40 maggiori titoli di Piazza Affari e che ha riportato utili trimestrali in deciso aumento. Segno più anche per Diasorin (+0,89%) che conferma il suo status di titoli difensivo.
Protagonista in negativo oggi invece Unicredit (-4,46% a 7,72 euro) dopo aver riportato un utile in calo del 77% nel 2° trimestre anche se migliore delle attese di consensus. La banca ha reso noto che intende ripristinare la politica di distribuzione del capitale prevista in Team 23 a partire dal 2021, distribuendo agli azionisti il 50% dell’utile netto sottostante ripartito tra un obiettivo di dividendo in contanti pari al 30 per cento dell’utile netto sottostante e riacquisti di azioni proprie per il 20%.
Il numero uno della banca, Jean Pierre Mustier, nel corso di una conference call successiva alla pubblicazione dei risultati di bilancio della banca, ha affermato che il piano Team23 come progetto è pienamente in funzione e confermato che saranno aggiornati solo alcuni numeri. Mustier ha ribadito il no a qualsiasi operazione di fusione e acquisizione, dunque M&A, e ha preferito non commentare l’opas di Intesa SanPaolo su Ubi Banca, che si è conclusa con successo. “Pensiamo che l’Italia abbia bisogno di banche molto forti, noi siamo una banca molto forte. Non faccio commenti sui concorrenti”, ha detto il ceo.
Tra i peggiori Tenaris a -4,7%, pagando la trimestrale in rosso e peggiore delle attese. Nel secondo trimestre il risultato netto è negativo per 50 milioni di dollari, in calo del 121% rispetto all’utile da 240 milioni del corrispondente periodo del 2019. Gli analisti avevano stimato una perdita di 47,5 milioni.
Male anche Pirelli a -4% dopo i conti. Il gruppo degli pneumatici ha terminato la prima metà del 2020 con ricavi per 1,82 miliardi di euro, in calo del 31,6%. L’EBIT adjusted è scivolato a 66,7 milioni di euro (-84,8%), mentre il risultato netto del semestre è in perdita per 101,7 milioni di euro rispetto all’utile di 307 milioni di un ano prima. Tagliata la guidance 2020. I ricavi sono visti tra 4,15 e 4,25 miliardi di euro (dai 4,3-4,4 miliardi precedentemente indicati) e il margine Ebit adjusted è stimato fra circa 12% e circa 13% (circa 14% e circa 15% la precedente stima).