Intesa SanPaolo-Ubi Banca: è fatta, boom adesioni oltre 90%. Messina: ‘Una vittoria di tutti’
Carlo Messina sancisce la propria vittoria. Al termine dell’ops di Intesa SanPaolo su Ubi Banca, che si è conclusa ieri giovedì 30 luglio, il numero uno di Ca’ de Sass esce allo scoperto e commenta il successo dell’operazione, che era stato certificato, tra l’altro, già dai numeri sull’adesione diffusi qualche giorno prima.
“Oggi portiamo a termine un’operazione che ci vede tutti vincitori: grazie alla decisione – di cui siamo orgogliosi – del 90,2% degli azionisti di Ubi Banca di entrare a far parte di Intesa Sanpaolo, daremo vita a una nuova realtà in grado di rafforzare il sistema finanziario italiano e di ricoprire un ruolo di leader nello scenario bancario europeo”, così il banchiere, in una nota diffusa nella serata di ieri.
E’ stata la stessa Intesa SanPaolo a comunicare i risultati finali dell’offerta pubblica di acquisto per le azioni di UBI Banca:
“Durante il periodo di adesione -si legge nel comunicato, anch’esso diramato ieri sera – risultano portate in adesione all’Offerta (incluse quelle portate in adesione attraverso il Private Placement), n. 1.031.956.527 Azioni UBI, pari a circa il 90,2041% delle azioni UBI oggetto dell’Offerta e a circa il 90,1835% del capitale sociale di UBI Banca”.
Pertanto, alla luce delle quote già detenute e sulla base dei risultati provvisori dell’Offerta (e del Private Placement) Intesa Sanpaolo “giungerà a detenere complessivamente n. 1.041.469.488 Azioni UBI, pari a circa il 91,0149% del capitale sociale di UBI Banca“.
Messina insomma conquista UBI e con un successo obiettivamente enorme, visto che la quota su cui puntava, per assicurarsi il controllo delle assemblee straordinarie di UBI e dare via libera senza ostacoli alla cessione delle più di 500 filiali della banca risultante dalla fusione a Bper, era pari al 66,67%.
“Sulla base dei risultati provvisori dell’Offerta, la Condizione Soglia Percentuale (ossia la detenzione da parte dell’Offerente di una partecipazione complessiva pari ad almeno il 66,67% del capitale sociale dell’Emittente) risulta avverata“, si legge infatti nella nota, che conclude comunicando che “i risultati definitivi dell’Offerta saranno resi noti nel Comunicato sui Risultati Definitivi dell’Offerta che sarà diffuso a cura dell’Offerente entro le ore 7.59 del 4 agosto 2020” .
Messina non nasconde la propria soddisfazione:
“L’operato delle Autorità competenti, nei confronti delle quali esprimo vivo apprezzamento, ha consentito di concludere l’operazione nei tempi previsti. Altrettanto decisiva è stata la professionalità del team di Intesa Sanpaolo, impegnata in questo complesso progetto e dei consulenti che ci hanno assistito. Sarà il CdA di intesa Sanpaolo a deliberare sull’avveramento delle condizioni sospensive. La creazione di una nuova realtà, leader nella crescita sostenibile e inclusiva – forte del radicamento nei territori di appartenenza – genererà benefici per chiunque ne sarà parte: gli azionisti, ora ancora più numerosi, pilastro alla base del posizionamento della nostra banca ai vertici europei del settore; le famiglie, che con i loro risparmi rappresentano la base delle prospettive di crescita della banca; le imprese, di cui sosterremo i progetti di rilancio e espansione, in particolare nei mercati internazionali”.
L’AD ha continuato:
“Le persone costituiscono il principale punto di forza del gruppo: nei prossimi mesi la valorizzazione dei nuovi colleghi provenienti da Ubi sarà per me un aspetto prioritario. Contiamo su di loro per dar vita ad un gruppo, capace di affrontare le nuove sfide in Europa. Ubi è una banca ben amministrata in termini di qualità del bilancio e impegno nei confronti dell’economia reale e della sostenibilità, grazie al lavoro svolto dal CdA, dal Consigliere Delegato e dal management”.
E ancora:
“Aver avviato, primi a livello europeo, una nuova fase di rafforzamento del settore bancario, è la dimostrazione di come il nostro Paese possa giocare da protagonista in campo internazionale“.
La nuova realtà che emergerà dalla fusione, ha precisato ancora l’AD di Intesa, “potrà contare sulle elevate qualità professionali delle oltre 100.000 persone che ne faranno parte e avrà un ammontare di impieghi per oltre 450 miliardi di euro; il risparmio che gli italiani ci affidano supererà il valore di 1,1 trilioni di euro, i ricavi saranno pari a 21 miliardi di euro: si tratta di cifre espressione delle capacità dei nostri imprenditori e della solidità del patrimonio delle nostre famiglie, gli elementi alla base della forza dell’economia italiana”.