Dal Parlamento sì a scostamento bilancio e PNR. C’è anche il MES, con tanto di shock M5S
E, alla fine, con tanto di imbarazzo del M5S, la maggioranza apre al MES, dunque a quei prestiti a tassi praticamente pari allo zero, con il vincolo di essere destinati alle spese sanitarie, disponibili da subito, molto prima dei finanziamenti del Recovery Fund, il fondo per la ripresa che garantisce all’Italia 209 miliardi tra prestiti e sovvenzioni. Lo mettono in risalto, oggi, diversi quotidiani italiani, riferendosi a una risoluzione contenuta nel Programma nazionale di riforma (Pnr), che è stata approvata ieri insieme alla proposta del governo sullo scostamento di bilancio.
Dal testo emerge infatti che è previsto “l’utilizzo, sulla base dell’interesse generale del Paese e dell’analisi dell’effettivo fabbisogno, degli strumenti già resi disponibili dall’Unione europea per fronteggiare l’emergenza sanitaria e socioeconomica in atto, garantendo un costante rapporto di informazione e condivisione delle scelte con il Parlamento”.
Da Il Giornale emerge chiaramente lo schiaffo al M5S nell’articolo: “Scostamento di bilancio, 5S ‘fregati’ dalla clausola: “Ci fanno ingoiare Mes” . Ma del caso ne parlano tutti.
La risoluzione che indica il ricorso al MES, presente nel Programma nazionale di riforma, è stata fatta notare in primis, nella giornata di ieri, dalla presidente di Forza Italia in Senato Anna Maria Bernini, che ha interrogato i 5Stelle.
“Se le parole hanno ancora un senso, significa che la maggioranza sta chiedendo al governo di usare subito i fondi del Mes“, ha dichiarato la senatrice, come riporta l’agenzia di stampa “AdnKronos”.
Bernini ha continuato: “Sarebbe una novità politica di non poco conto. Ma i Cinque Stelle hanno letto il testo?“.
E’ a quel punto che si è scatenato il panico tra i pentastellati. Così un parlamentare alla Camera si è sfogato in chat, stando a quanto riportato da AdnKronos: “Sono riusciti a fregarci al Senato con questa risoluzione, infilando il Mes senza mai citarlo. Conte e Pd hanno portato a casa la loro operazione e in questo modo il Mes non dovrà essere più votato in Parlamento. Oggi è la grande debacle del Movimento. Abbiamo perso sulle presidenze di Commissione e adesso stiamo ingoiando anche il Mes. Una gestione dei vertici totalmente fallimentare…”.
Eppure il testo della risoluzione è piuttosto chiaro, laddove prevede l’utilizzo degli “strumenti già resi disponibili dall’Ue per fronteggiare l’emergenza sanitaria”. Non è così difficile arrivarci: il MES fa già parte, di fatto, degli strumenti già disponibili, e il suo utilizzo è vincolato proprio al finanziamento delle spese sanitarie.
Così, intanto, il ministro dell’economia Roberto Gualtieri ha commentato su Facebook il sì del Parlamento allo scostamento di bilancio e al Piano nazionale di riforme:
“Il Parlamento ha approvato, con una forte coesione della maggioranza, lo scostamento di bilancio e il Piano Nazionale di Riforme. Una buona notizia per il Paese e per gli italiani, soprattutto per quelli che stanno subendo gli effetti della crisi: continueremo a sostenerli”. Gualtieri ha continuato, sottolineando che “il Governo ha compiuto uno sforzo senza precedenti per contrastare le conseguenze del Covid-19, varando misure che sono state determinanti nel contenere la caduta del Pil, nel salvaguardare la capacità produttiva e l’occupazione, nell’attenuare l’impatto economico della crisi, in particolare sulle famiglie più fragili, e nel porre le basi per la ripresa economica che è già in atto e che dobbiamo continuare a stimolare”.
“L’impatto della crisi e la persistente debolezza della domanda interna e internazionale – ha detto ancora il titolare del Tesoro – richiedono di proseguire questo sforzo e al tempo stesso di orientarlo maggiormente alla ripresa della produzione e dell’occupazione. Con il nuovo scostamento prorogheremo gi ammortizzatori sociali rendendoli al tempo stesso più selettivi e incentivando l’occupazione, daremo sostegno ad alcune filiere produttive particolarmente penalizzate dalla crisi e alle crescita, aiuteremo la scuola a riaprire in sicurezza e gli enti territoriali ad avere le risorse necessarie per i servizi ai cittadini, rimoduleremo alcune scadenze fiscali”.
“Al tempo stesso siamo al lavoro per utilizzare al meglio le risorse europee di #nextgenerationeu nel quadro di un ambizioso recovery plan che punta ad affrontare i ritardi e i problemi storici, nel segno del lavoro, dell’innovazione, della sostenibilità ambientale e della coesione sociale e territoriale, a partire dal rilancio del Mezzogiorno. Perchè l’Italia riparte solo se riparte tutta insieme”.
Lo scostamento di bilancio è stato approvato dal Senato con 170 sì, 4 contrari, 133 astenuti; dalla Camera il sì è arrivato con 326 voti a favore, un voto contrario e 222 astenuti. (era richiesta la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea).
Attesa dunque per la manovra di agosto, che verrà finanziata con i 25 miliardi di deficit aggiuntivo, che hanno ricevuto l’ok del Parlamento.
Ancora sul MES, una previsione era stata fatta dalla parlamentare di Italia Viva Maria Elena Boschi che, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera e pubblicata ieri, aveva detto:
“È ovvio che chiederemo i soldi del Mes. I 5 Stelle stanno solo aspettando che passino le Regionali. I grillini che chiedevano di uscire dall’Europa non ci sono più, un tempo andavano in pellegrinaggio dai Gilet gialli ora ascoltano Macron e Merkel”. E d’altronde, ancora sul MES: “Questi soldi servono agli italiani e sono disponibili da subito. Non c’è un candidato governatore che annunci che non userà i soldi del Mes”.
“La maggioranza è forte”, ha commentato dal canto suo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Oggi è stato votato lo scostamento di bilancio e credo che la maggioranza abbia dato una prova della sua forza”.