Risk off anche a Piazza Affari: giù Stm e gli industriali, nuovo capitolo per Ubi-Intesa
Avvio tinto di rosso per Piazza Affari che non rimane indifferente al sentiment negativo che aleggia sui mercati. Mercati che sono nuovamente alle prese con le rinnovate tensioni tra Stati Uniti e Cina. Il ‘Global Times’ ha riportato che Pechino potrebbe reagire all’ordine di chiudere il consolato cinese di Houston, in Texas, diramato qualche giorno fa dall’amministrazione Usa, con l’espulsione di centinaia o anche più di diplomatici americani. La stampa cinese ha confermato inoltre che la Cina è pronta a ordinare agli Stati Uniti la chiusura del consolato Usa a Chengdu. In questo clima teso l’indice italiano Ftse MIb comincia la seduta in territorio negativo, mostrando una flessione di circa l’1,4% a 20.172 punti.
Sul fondo del listino milanese c’è Stmicroelectronics che cede oltre il 4% all’indomani dei conti trimestrali e della nuova guidance per il 2020 che è stata rivista a rialzo in termini di ricavi. Sotto pressione anche Nexi (-4,2%): secondo alcune indiscrezioni stampa sarebbero in stallo le trattative per una fusione con Sia per divergenze sul concambio. Male anche il comparto industriale, con Pirelli, Interpump e Cnh Industrial che cedono oltre il 2 per cento.
Da seguire anche oggi la storia Ubi-Intesa Sanpaolo che si arricchisce di un nuovo capitolo, con la banca lombarda che respinge nuovamente l’offerta del gruppo guidato da Carlo Messina (nonostante il rilancio di venerdì scorso). “Il consiglio di amministrazione di Ubi Banca ritiene che, nonostante il riconoscimento della componente in denaro, l’offerta non riconosca appieno il valore complessivo di Ubi Banca”, si legge nella nota di aggiornamento diffusa ieri sera. In particolare, la banca guidata da Victor Massiah spiega che “gli elementi di novità emersi dall’analisi del comunicato di aumento del corrispettivo e del supplemento al prospetto e rappresentati esclusivamente dal rilascio dell’autorizzazione antitrust e dalla previsione della componente in denaro, non sono tali da far superare tutte le considerazioni conclusive espresse dal consiglio di amministrazione di Ubi Banca nel comunicato dell’emittente”. In avvio Ubi Banca e Intesa Sanpaolo mostrano una flessione di oltre l’1%. Tra i pochi segni positivi di giornata, Leonardo che segna una crescita di mezzo punto percentuale.
A livello macroeconomico, gli investitori guardano alla lettura preliminare dell’indice Pmi manifatturiero e servizi nelle maggiori economie europee relativo al mese di luglio, che verrà diffuso nel corso della mattina. Tra gli altri dati, anche la fiducia dei consumatori e delle imprese in Italia.