UBI Banca: obiettivi strategici e reddituali dell’OPS pregiudicati se Intesa dovrà cedere suoi sportelli
UBI Banca torna all’attacco dopo la decisione di ieri dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) in merito all’OPS promossa da Intesa Sanpaolo sulla totalità delle azioni emesse da UBI Banca. La banca bergamasca sottolinea come l’Autorità ha condiviso le preoccupazioni rappresentate da UBI Banca nel corso del procedimento secondo cui l’integrazione tra Intesa e UBI Banca creerebbe una posizione dominante incompatibile con la disciplina antitrust in numerosi mercati bancari e assicurativi. Inoltre, nel caso in cui l’OPS non raggiungesse la soglia di adesione del 66,67%, Intesa Sanpaolo non potrebbe garantire con certezza la dismissione degli sportelli di proprietà di UBI Banca.
Su questo punto la banca guidata da Victor Massiah si sofferma lungamente in quanto nell’autorizzare l’operazione, l’Autorità ha imposto a Intesa alcune misure di carattere strutturale per risolvere le preoccupazioni emerse nel corso del procedimento antitrust. In particolare, l’AGCM ha imposto a Intesa di cedere entro un termine prestabilito oltre 500 sportelli e – diversamente da quanto proposto dalla stessa Intesa – ha espressamente precisato che, nel caso in cui non riesca a dismettere sportelli di proprietà di UBI Banca, Intesa sarà obbligata a cedere sportelli di sua proprietà idonei a produrre nei mercati interessati effetti almeno equivalenti a quelli derivanti dalla cessione di sportelli UBI Banca, così da preservare il dispiegarsi delle dinamiche concorrenziali a seguito dell’operazione di concentrazione.
Nella nota pubblicata oggi UBI sottolinea, come già evidenziato dal cda lo scorso 3 luglio prima del via dell’OPS e affermato dalla stessa Intesa nel documento di registrazione pubblicato il 26 giugno, che gli obiettivi strategici dell’operazione annunciati da Intesa non riflettono in alcun modo i possibili impatti connessi a misure alternative alla cessione degli sportelli di UBI Banca.
Pertanto, conclude UBI, qualora Intesa dovesse essere obbligata a cedere filiali di sua proprietà in luogo degli sportelli di UBI Banca oggetto dell’“Accordo BPER” e degli “Impegni Intesa”, la realizzazione dei suddetti obiettivi strategici dell’operazione e, per essi, dei target reddituali “promessi” da Intesa potrebbe risultarne pregiudicata.