Ftse Mib in surplace, Unicredit guida cali delle banche. Grande attesa per Recovery Fund
L’ultima seduta della settimana vede in avvio il Ftse Mib salire dello 0,07% a 20.371 punti dando così seguito al trend positivo delle scorse sedute. Ieri chiusura debole per Wall Street nonostante i riscontri oltre le attese dalla trimestrale di Morgan Stanley. Il mercato guarda ai possibili interventi da parte dell’Unione europea per sostenere la ripresa economica con il progetto Recovery Fund al centro della due giorni del Consiglio Europeo al via oggi. Intanto ieri, il presidente Bce, Christine Lagarde, ha ribadito la necessità di una politica monetaria ancora accomodante e soprattutto l’importanza della flessibilità del Pepp.
Sullo sfondo rimangono i timori per il continuo aumento dei contagi, soprattutto negli Stati Uniti. Anthony Fauci, maggior esperto di malattie infettive del paese e consogliere della Casa Bianca, ha rimarcato che molti stati si sono precipitati troppo velocemente per riaprire senza tenere adeguatamente sotto controllo il virus, portando a una nuova ondata di casi. “Dobbiamo riorganizzarci, chiamare un time out”, ha aggiunto Fauci nel corso di un confronto in diretta Facebook con Mark Zuckerberg.
Tra i titoli di Piazza Affari, attenzione al comparto bancario dopo che ieri sera l’Antitrust ha dato l’autorizzazione al progetto di fusione tra Intesa Sanpaolo e Ubi Banca a condizione che Intesa ceda oltre 500 sportelli. Le cessioni dovranno riguardare le aree geografiche in cui si registrano le maggiori criticità concorrenziali. In avvio si muovono in calo sia Intesa Sanpaolo (-0,51%) che UBI Banca (-0,34%). Oggi si chiude la seconda settimana di OPS. Peggio fa Unicredit che cede lo 0,9%.
Tra gli altri titoli si interrompe il momento positivo di Telecom Italia che cede l’1% dopo il balzo di ieri di oltre il 4%. In recupero invece Ferrari (+0,64%), tra i peggiori performer della vigilia.