Zero novità dalla Bce, Piazza Affari chiude tonica. Bene Fca, male Ferrari
Il Ftse Mib ha chiuso oggi a +0,37% a 20.357 punti nonostante l’andamento negativo di Wall Street che vede soffrire soprattutto il Nasdaq a quasi -2%. Indicazioni deludenti dai sussidi di disoccupazione con le richieste che sono state maggiori del previsto con i dati che suggeriscono che il miglioramento del mercato del lavoro americano sta rallentando.
Sullo sfondo rimane il problema contagi negli Usa. I nuovi casi si confermano sopra il muro dei 60.000 al giorno e i ricoveri ospedalieri e i tassi di mortalità risultano in aumento in particolare negli stati del Sud e dell’Ovest.
Niente sussulti dalla Bce, attesa ora per il Consiglio UE
Nessuna sorpresa oggi dalla Bce che ha confermato tassi e ammontare del piano PEPP da 1.350 miliardi di euro. Christine Lagarde ha sottolineato di essere pronta a fare tutto il possibile per stabilizzare i mercati finanziari. Inoltre, ha ribadito che il programma PEPP sarà usato pienamente, contraddicendo alcuni dei commenti più falco secondo cui la BCE potrebbe diminuire gli acquisti se non più necessari più avanti.
La peggiore del Ftse Mib oggi è stata Atlantia a oltre il 5% dopo l’exploit di oltre +26% della vigilia a seguito dell’accordo con il governo. Le ultime indicazioni vedono CDP sottoscrivere un aumento di capitale di ASPI tra i 3 e i 4 miliardi che le permetterà di avere una quota del 31-33% della società. Successivamente Atlantia venderà ad un gruppo di fondi graditi a CDP una quota del 20-22% di ASPI. Il MoU dovrebbe essere siglato entro il 27 luglio mentre i tempi dell’intera operazione sarebbero 6-12 mesi.
In rialzo oggi FCA (+1,14% a 9,17 euro) dopo che ieri ha svelato il nome del gruppo che nascerà dalla fusione con PSA. Sarà Stellantis ed è confermato che la fusione sarà ultimata entro la fine del primo trimestre 2021. Intanto Fiat Chrysler Automobiles ha evidenziato a giugno un calo delle immatricolazioni in Europa (Ue+UK+Efta) del 28,1% rispetto all’anno prima, facendo peggio del -24,1% del mercato. La quota di mercato si è ristretta passando dal 6,1 al 5,7 per cento in un anno.
Tra le banche spicca oggi il rialzo di Intesa Sanpaolo a +1,38%. Acquisti anche su UBI salita di oltre l’1,5%. Tra gli industriali invece si segnala il passo falso di Ferrari a -1,49%. Male anche Pirelli con -0,63% e Leonardo -0,87%.