Bce, tutto fermo: dai tassi al Pepp ribaditi i 4 punti chiave
Tassi invariati, prosegue il Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, Pepp) e viene ribadità la disponibilità ad adeguare tutti i suoi strumenti, se necessario. Queste in estrema sintesi le principali indicazioni che contenute nel comunicato ufficiale diffuso dalla Banca centrale europea (Bce) al termine del consiglio direttivo odierno. Un comunicato che non si discosta da quello di giugno e che conferma le attese della vigilia, con gli economisti ed esperti che si attendevano una “pausa di riflessione” da parte della Bce. Adesso si attende la conferenza stampa di Christine Lagarde, che prenderà il via a partire dalle 14:30.
I 4 punti chiave tutti confermati
Nessuna novità sul fronte tassi. La Bce ha fatto sapere che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%. In particolare, si legge nella nota, il Consiglio direttivo si attende che i tassi di interesse di riferimento della Bce si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché non vedrà le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2% nel suo orizzonte di proiezione e tale convergenza non si rifletterà coerentemente nelle dinamiche dell’inflazione di fondo.
Dopo la mossa di giugno, la Bce ha fatto sapere che proseguiranno gli acquisti nell’ambito del Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, PEPP) con una dotazione finanziaria totale di 1.350 miliardi di euro. “Tali acquisti concorreranno ad allentare l’orientamento complessivo della politica monetaria, contribuendo così a compensare lo spostamento verso il basso connesso alla pandemia nel profilo previsto per l’inflazione”, si legge nel comunicato ufficiale spiegando che il Consiglio direttivo condurrà gli acquisti netti di attività nell’ambito del Pepp almeno sino alla fine di giugno 2021 e, in ogni caso, finché non riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus. Reinvestirà, inoltre, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del Pepp almeno sino alla fine del 2022. In ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del PEPP sarà gestita allo scopo di evitare interferenze con l’adeguato orientamento di politica monetaria.
Per quanto riguarda gli acquisti netti nell’ambito del programma di acquisto di attività continueranno a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro, unitamente agli acquisti nel quadro della dotazione temporanea aggiuntiva di 120 miliardi di euro sino alla fine dell’anno. La Bce fornirà ancora “abbondante liquidità attraverso le proprie operazioni di rifinanziamento. In particolare, l’ultima operazione della terza serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (OMRLT-III) ha registrato un volume molto elevato dei fondi erogati, sostenendo il credito bancario alle imprese e alle famiglie”. La promessa, infine, della Bce è che resta pronta ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno, per assicurare che l’inflazione continui ad avvicinarsi stabilmente al livello perseguito, in linea con il suo impegno alla simmetria.
Reazione mercati
Intanto in Europa prosegue la tendenza ribassista, con il Cac40 e il Dax che cedono rispettivamente lo 0,7% e lo 0,55 per cento. Debolezza anche a Piazza Affari che viaggia però sulla linea della parità a 20.277 punti.