Leonardo e Saipem sempre più maglie nere Ytd, giovedì da brivido per Atlantia
Borse in affanno oggi nonostante i dati su richieste sussidi Usa migliori delle attese. Chiusura a -1,98% a 19.506 punti per l’indice Ftse Mib con un’accelerazione al ribasso sul finale insieme a Wall Street. A dominare sui mercati sono i timori di un altro lockdown per contenere un aumento dei casi di coronavirus. La negatività dei mercati non è stata scalfita dai buoni riscontri dal mercato del lavoro Usa con un nuovo calo sussidi disoccupazione. Nella settimana conclusa il 4 luglio si sono registrate 1,314 milioni di nuove richieste di sussidi alla disoccupazione.
A tenere banco oggi è stata la questione Autostrade con il titolo Atlantia che ha chiuso a -8,29% a 13,11 euro. Ieri sera la Corte Costituzionale ha ritenuta legittima la decisione del Parlamento di non affidare ad ASPI la ricostruzione del Ponte di Genova. Sempre ieri il premier Giuseppe Conte ha sottolineato che si attende una decisione sul dossier ASPI a breve, entro questa settimana.
L’amministratore delegato di Aspi, Roberto Tomasi, ha detto che la revoca della concessione per Aspi avrebbe conseguenze “devastanti”.
Tra gli altri titoli spicca il -4,3% di DiaSorin nonostante il test sierologico Liaison sia stato scelto dalla NHS England, il Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito, per effettuare uno screening su scala nazionale con lo scopo di tracciare l’impatto e la diffusione del coronavirus nella popolazione inglese.
Oltre -4 per cento anche per Leonardo e Saipem che rafforzano il loro primato di peggiori titoli del Ftse Mib da inizio 2020.
Tra i peggiori oggi Interpump con -3,48%. Tra le banche soffrono Unicredit e Banco BPM entrambe a oltre -3 per cento. Tra le big caduta del 3% per ENI, mentre Enel segna un -1,85%.
Sul versante opposto acquisti su STM (+1,22%).