Immobiliare: prezzi stabili nonostante il lockdown, Firenze la città più cara ma è Milano a crescere di più
Nessuno scossone per il mattone a causa del Covid. Almeno per il momento. Secondo l’Osservatorio di Immobiliare.it, si registra in questa prima parte dell’anno una sostanziale stabilità dei prezzi delle case praticamente in tutta Italia, con oscillazioni minime sia nel trimestre marzo-giugno (+0,4%) sia nel primo semestre (+0,6%). Il prezzo medio per acquistare casa in Italia si attesta a giugno a 1.896 euro al metro quadro. Anche se rimane ampia la forbice di prezzo tra i grandi agglomerati urbani, in cui il prezzo medio richiesto è di 2.634 euro, e quelli più piccoli in cui la richiesta è di circa mille euro in meno (1.640 euro/mq).
“Per quanto riguarda il mercato immobiliare, la pandemia ha sicuramente ridotto nell’immediato il numero delle compravendite, congelate dal lockdown, ma nel breve non ha avuto particolari ripercussioni sul fronte dei prezzi – ha commentato Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it – Questo dimostra come i venditori non si siano fatti prendere dal timore di una crisi economica, svendendo immediatamente i propri immobili. I valori rilevati da inizio anno fotografano una situazione pressoché ferma, in cui si attende di capire cosa succederà nei prossimi mesi”.
Il mattone nelle principali città
Sembra quindi che, almeno nel breve termine, il coronavirus non abbia frenato i prezzi del mattone, che tengono in quasi tutti i capoluoghi di regione.
A fronte di un calo dei prezzi di appena lo 0,1% nel semestre, Firenze si conferma la città più cara in cui acquistare casa, con un prezzo al metro quadro di 3.852 euro. Tra i capoluoghi più economici, Campobasso e Catanzaro restano di gran lunga sotto la media nazionale con un prezzo poco superiore ai 1.000 euro al metro quadro.
Tra i grandi centri continua a segno positivo l’andamento dei prezzi a Bologna con un +1,3% nel semestre. Praticamente fermi i prezzi a Napoli e Roma (rispettivamente -0,5% e +0,2%) mentre a Torino si rileva, sempre su base semestrale, un calo di un punto percentuale. Non si arresta la crescita di Milano: il capoluogo meneghino apre il 2020 con segno positivo, almeno per quanto riguarda i prezzi delle case in vendita, che continuano a salire dell’1,7% su base semestrale.