Pil Usa: boom nuovi casi COVID, Goldman Sachs peggiora outlook 2020
Goldman Sachs ha rivisto al ribasso l’outlook sul Pil Usa relativo al 2020, motivando il downgrade con il rischio di una nuova fase di lockdown in America, visto il balzo di nuovi casi di coronavirus COVID-19.
In una nota ai clienti spedita nel week end in cui gli Stati Uniti hanno celebrato il Giorno dell’Indipendenza, ovvero la festività del 4 luglio, il capo economista del colosso bancario, Jan Hatzius, si è così espresso:
“La solida ripresa della spesa al consumo a cui abbiamo assistito a partire dalla metà di aprile attraverserà probabilmente una fase di stallo a luglio e agosto, visto che le autorità imporranno ulteriori restrizioni, al fine di contenere la diffusione dei contagi (da coronavirus)”, hanno detto l’economista e il suo team.
Hatzius ha così peggiorato le stime sul Pil Usa, nel 2020, dalla precedente contrazione del 4,2% attesa a -4,6%. Per il 2021, la banca ha confermato l’outlook di una crescita del 5,8%. La buona notizia è che Goldman Sachs stima che l’economia tornerà a riprendersi nel mese di settembre.
Da segnalare che, nella giornata di sabato, è stato individuato un boom record di nuovi casi di COVID-19 (+11.445 e +8.258), rispettivamente negli stati della Florida e del Texas. Dai dati compilati dalla Johns Hopkins University sono emersi più di 45.000 nuovi casi negli Stati Uniti.