Notiziario Notizie Italia Aumenti in busta paga, contanti, bonus vacanze e superbonus: scattano da oggi una serie di novità

Aumenti in busta paga, contanti, bonus vacanze e superbonus: scattano da oggi una serie di novità

1 Luglio 2020 09:22

Dalla busta paga al bonus vacanze fino al nuovo tetto ai contanti e al superbonus: entrano in vigore da oggi, 1° luglio 2020 una serie di importanti novità fiscali. Vediamo quali sono.

Taglio cuneo fiscale

Scatta da oggi il taglio al cuneo fiscale che significa che in busta paga ci sarà un aumento  fino a 100 euro in più al mese per i contribuenti con redditi tra i 26600 e i 28mila. Dai 28mila il beneficio è sotto forma di detrazione fiscale del valore decrescente pari a 480 euro  rimodulati che scende a 80 euro per un reddito di 35mila euro lordi per poi progressivamente azzerarsi). Mentre i redditi medio-bassi (da 8.174 fino a 26.600 euro) continuano a percepire il bonus Renzi di 80 euro ma “potenziato” con un’integrazione di 20 euro.

Bonus vacanze

Le famiglie con reddito fino a 40mila euro di Isee possono richiedere il bonus vacanze, un contributo con importo massimo fino a 500 euro per soggiorni in b&b, alberghi, agriturismi, villaggi spendibile da oggi e fino alla fine dell’anno. L’80% sarà uno sconto diretto sulla fattura elettronica emessa da qualche struttura ricettiva, il restante 20% sarà una detrazione dall’imposta sul reddito.

 

Superbonus al 110%

Entra ufficialmente in vigore da oggi ma si attendono rimodulazioni dalla conversione in legge il superbonus, la detrazione fiscale al 110% per una serie di interventi sugli immobili tesi al risparmio energetico. L’agevolazione mira a far rilanciare il settore immobiliare dopo la crisi provocata dalla pandemia.

 

Tetto ai contanti

Da oggi per pagare diventa più facile usare carte e bancomat, visto che aumenta il tetto all’uso del denaro contante contante che passa da 3mila a 2mila euro e i commercianti avranno uno sconto fiscale sulle commissioni. In particolare i lavoratori autonomi hanno l’obbligo di installare il Pos per incassare i pagamenti attraverso gli strumenti elettronici è previsto un credito d’imposta nella misura del 30% dei costi per i Pos.