Borse europee, partenza poco mossa: dati Cina non bastano a sostenere morale
Partenza mista per le principali Borse europee. Nei primi istanti di contrattazioni l’indice inglese Ftse 100 registra un lieve calo, mentre il Dax e il Cac40 mostrano rispettivamente una crescita dello 0,16% e un calo dello 0,01 per cento. Nell’ultima seduta del trimestre e del semestre, i listini del Vecchio continente non trovano molto supporto dai segnali arrivati dalla Cina. Nel dettaglio, il mese di giugno è stato archiviato con l’indice Pmi manifatturiero in crescita a 50,9 punti dai 50,6 punti di maggio, oltre i 50,4 punti del consensus. Il Pmi non manifatturiero si è attestato a 54,4 punti, rafforzandosi rispetto ai 53,6 punti precedenti, meglio dei 53,5 punti stimati dagli analisti, e al massimo degli ultimi sette mesi.
Secondo Iris Pang, economista di Ing, “l’infezione globale Covid-19 continuerà a colpire la Cina. La divergenza tra la ripresa interna e la contrazione degli ordini esteri mostra come l’economia cinese resti influenzata dalla situazione globale della pandemia di Covid-19”. Poiché i nuovi casi di contagio a livello globale continuano a crescere, Ing rietiene che la Cina continuerà ad affrontare una contrazione degli ordini di esportazione nei prossimi mesi.
Intanto i mercati globali continuano a monitorare gli sviluppi della pandemia di coronavirus, visto che molti governatori statunitensi stanno rivedendo i piani di riapertura visto che i contagi da Covid-19 salgono in tutto il paese a causa di un’ondata.