Borsa Italiana: Banco BPM maglia nera tra le banche, oltre -6% Tenaris ed Exor
Il Ftse Mib archivia una seduta difficile a 19.162 punti, con un tonfo del 3,42%. Le vendite si sono acuite sul finale di seduta complici le previsioni pessime sull’economia del FMI che hanno depresso anche Wall Street. I principali indici Usa viaggiano con cali superiori al 2,5%. Gli investitori temono inoltre che l’economia USA paghi l’aumento dei casi di coronavirus. Lo stato di Washington ha reso obbligatorie le mascherine nei luoghi pubblici, mentre molti altri stati degli Stati Uniti hanno visto casi record, tra cui Arizona e Texas, dove le restrizioni intese a rallentare la diffusione della malattia sono state revocate in anticipo.
A Piazza Affari cali di oltre il 4% per big quali Unicredit, FCA e Telecom Italia. Ancora peggio ha fatto ENI con -4,73% in scia al tonfo del petrolio (quasi -6% il WTI). La peggiore è stata Tenaris con oltre -6%.
Tra le banche invece la peggiore è stata Banco BPM con -5,3%. Intesa Sanpaolo ha invece contenuto i cali a -2,61%. La Consob ha riavviato a partire da oggi i termini del procedimento riguardante l’Ops di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca, i cui termini istruttori avranno scadenza il 28 giugno. Il nulla osta alla pubblicazione del Documento di Offerta possa essere rilasciato dalla Consob nel corso di questa settimana.
In rosso tutti i titoli del Ftse Mib compresa Atlantia (-2,61%) che per gran parte della giornata si era mossa in rialzo sulle speranze che un accordo tra il governo e Atlantia su Aspi fosse più vicino. Il quotidiano Repubblica riporta che esisterebbe una soluzione che vedrebbe insieme un progetto industriale e politico importante, con cui Atlantia dovrebbe scendere nelle partecipazioni e arrivare ad una quota di minoranza con l’ingresso di nuovi soci come Cassa Depositi e Prestiti e il fondo F2i. Secondo Equita, per Atlantia l’accordo è importante in questa fase di incertezza per l`effetto Covid-19 sul traffico, l’elevato leverage, il rating junk e le incertezze introdotte dal Milleproroghe.