News Finanza Notizie Italia Borsa Italiana: chiusura a +0,43% con sprint Telecom e Atlantia, KO Bper

Borsa Italiana: chiusura a +0,43% con sprint Telecom e Atlantia, KO Bper

12 Giugno 2020 17:48

Piazza Affari chiude con segno più, ma ben sotto i massimi intraday, l’ultima seduta di una settimana iniziata a spron battuto, ma che poi ha visto prevalere nettamente le vendite culminate nella pesante giornata di ieri con quasi -5%. Oggi in chiusura di contrattazioni il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,43% a quota 18.888 punti. In una giornata priva di particolari spunti macro, a sospingere la Borsa milanese è stato il recupero di Wall Street che ha aperto in rialzo del 2% (guadagni che si sono assottigliati nell’ultima mezz’ora) dopo il peggior calo dallo scorso marzo registrato ieri complice ripresa delle infezioni da coronavirus.

Sul parterre di Piazza Affari si sono mosse in ordine sparso le banche, tra le più penalizzate alla vigilia. Mediobanca segna un progresso di oltre +2%. Più cauta la coppia formata da Intesa Sanpaolo (+0,26%) e UBI (+0,6%). La Consob, secondo quanto riportato oggi da il Sole 24 Ore, sarebbe pronta ad approvare il documento di offerta dell’Ops di Intesa Sanpaolo su Ubi già la prossima settimana e quindi l’offerta potrebbe partire da lì a pochi giorni per protrarsi per almeno un paio di settimane.

Allo stesso tempo, in relazione ai rilievi mossi dall’Antitrust, Bper – che oggi ha chiuso in calo del 2,27% rinforzando la sua posizione di peggior titolo Ytd – sarebbe pronta a convocare un nuovo Cda entro il 15 giugno per ridefinire l’accordo sottoscritto con Intesa Sanpaolo acquistando un quantitativo maggiore di filiali.

Ascesa prepotente per Atlantia (+3,86 a 14,375 euro) che ha accolto con favore i conti del primo trimestre. Atlantia mostra una perdita del periodo di pertinenza del gruppo di 10 milioni di euro rispetto all’utile rilevato del primo trimestre 2019 pari a 157 milioni, mentre il margine operativo lordo (Ebitda) ha mostrato una contrazione del 19% a 1,271 miliardi (-16% su base omogenea). Nel periodo in esame i ricavi operativi sono scesi del 15%, attestandosi a 2,21 miliardi rispetto ai 2,591 miliardi del corrispondente periodo nel 2019 (-10% su base omogenea). Commentando i risultati gli analisti hanno parlato di un trimestre migliore delle attese. In particolare, le vendite sono superiori alle attese grazie al Cile e l’Ebitda è superiore alle aspettative per via della controllata Aspi.

Molto bene Telecom (+3,61%) dopo la debacle della vigilia. Recupero anche per la galassia Agnelli: FCA segna +1,43% dopo il -7,7% di ieri complice anche la spada di damocle del possibile avvio di un’istruttoria da parte dell’antitrust Ue relativa alla fusione con Psa, che potrebbe allungare i tempi del deal.

Infine, Italgas ha segnato +2,71% a 5,08 euro. La società ha sottoposto al governo diverse proposte per accelerare le gare gas. Gli investimenti che sarebbero attivati sulla rete di distribuzione gas avrebbero un effetto volano importante per il PIL. Secondo Equita, le misure che il governo potrebbe introdurre nelle prossime settimane per accelerare le gare di distribuzione gas, potrebbero diventare un trigger importante per il titolo. Sul 2020 i capex saranno oltre 700 mn, leggermente inferiori alla stima di Equita di 750 milioni. Nel 2021 la società prevede capex in decisa crescita grazie al recupero degli investimenti slittati ed al consolidamento dell’Atem di Belluno. L’EBITDA 2020 è atteso a 960-980 contro la stima di Equita a 953 milioni, grazie a maggiori tariffe riconosciute per ammortamenti di contattori completamente ammortizzati.