Italia: occupazione in calo nel I trimestre, ad aprile ancora più giù al 57,9%. Crescono gli inattivi
Le dinamiche del mercato del lavoro in Italia risentono, a partire dall’ultima settimana di febbraio, delle forti perturbazioni indotte dall’emergenza sanitaria da Covid. Secondo i dati Istat, diffusi oggi, nel primo trimestre 2020, l’input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, registra una forte diminuzione sia rispetto al trimestre precedente (-7,5%), sia rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-7,7%). “Tali dinamiche – spiega l’istituto di statistica – risultano coerenti con la fase di eccezionale caduta dell’attività economica che, nell’ultimo trimestre, ha risentito degli effetti della crisi sanitaria”.
Nei primi tre mesi dell’anno, il numero di persone occupate diminuisce in termini congiunturali (-0,4%), a causa del forte calo dei lavoratori a termine e degli indipendenti. Il tasso di occupazione è pari al 58,8%, in diminuzione di 0,2 punti rispetto al quarto trimestre 2019. Nei dati più recenti del mese di aprile, l’effetto dell’emergenza Covid-19 è più evidente: gli occupati calano di 274 mila unità (-1,2%) rispetto al mese prima e il tasso di occupazione scende al 57,9% (-0,7 punti in un mese).
Si riduce per il dodicesimo trimestre consecutivo, e a ritmi ancora più intensi, il numero di persone in cerca di occupazione (-467 mila in un anno, -16,3% su base annua). Dopo la diminuzione nei due precedenti trimestri, aumenta a un ritmo sostenuto il numero dei cosiddetti inattivi di 15-64 anni (+290 mila in un anno, +2,2%). E questo spiega il calo inaspettato del tasso di disoccupazione rispetto sia al trimestre precedente sia a un anno prima. Nel mese di aprile 2020 si accentuano ulteriormente il calo del tasso di disoccupazione e la crescita di quello di inattività.