Wall Street snobba caso Floyd, futures Dow Jones +200 punti. Indici ripartono da record da marzo
Futures Usa positivi, con quelli sul Dow Jones che balzano di quasi 200 punti.
Ieri l’indice Dow Jones ha chiuso la sessione salendo di 267,63 punti (+1,05%), a 25.742,65, al valore di chiusura più alto dallo scorso 6 marzo. Lo S&P 500 ha messo a segno un rialzo dello 0,8% a 3.080,82, al record dallo scorso 4 marzo, mentre il Nasdaq Composite Index ha fatto +0,6%, al valore di chiusura massimo dal 20 febbraio scorso.
I mercati ignorano l’ondata di proteste esplosa negli Stati Uniti a seguito dell’uccisione di George Floyd, l’afroamericano deceduto a Minneapolis per asfissia mentre veniva braccato dal poliziotto Derek Chauvin. Imposto il coprifuoco in diverse città americane, tra cui New York.
L’ondata di proteste ha riportato alla mente di qualcuno le manifestazioni del ’68, paragone che è stato subito freddato dagli analisti di BTIG, che hanno fatto notare che nel 1968 l’economia americana versava in condizioni di salute decisamente migliori, con il Pil in crescita del 4,8%, a fronte del -5,8% atteso dal consensus per quest’anno, a causa dell’impatto della pandemia da coronavirus.