Ubi Banca: pugno duro contro l’Ops di Intesa SanPaolo. Al via azione legale
Mentre l’amministratore delegato di Intesa SanPaolo Carlo Messina ha confermato che la volontà di portare a termine l’Ops su Ubi, la banca lombarda va al contrattacco. Ieri sera il consiglio di amministrazione della banca lombarda ha deliberato l’avvio di un’azione volta ad accertare che gli effetti della comunicazione dello scorso 17 febbraio, effettuata dal gruppo guidato da Carlo Messina ai sensi dell’articolo 102 del Testo Unico della Finanza, sono cessati, con tutte le relative conseguenze, incluso il venir meno della cosiddetta “passivity rule” in capo a Ubi Banca.
L’azione di Ubi Banca
Il passivity rule è la regola che mira a salvaguardare la contendibilità delle società quotate impedendo che gli amministratori attuino iniziative difensive per scongiurare offerte e scalate esterne. L’Ops in corso sta paralizzando le attività di Ubi Banca, che non può ad esempio cedere asset del perimetro o fare emissioni obbligazionarie. Da qui, l’istituto guidato da Victor Massiah sta provando a liberarsi prima con unnn esposto alla Consob e ora con l’avvio di un procedimento giudiziario, che poi sarà formalizzato davanti a un tribunale.
Il presupposto dell’azione, spiega Ubi, è rappresentato dall’avveramento della condizione Mac (material adverse change) sull’efficacia dell’offerta pubblica di scambio, determinato dalla pandemia Covid-19 e dalla mancata tempestiva rinuncia di Intesa Sanpaolo a tale condizione”. “L’azione in argomento- continua Ubi – è finalizzata alla tutela giudiziale dei diritti soggettivi di Ubi Banca, a complemento dell’iniziativa promossa dinanzi alla Consob sulla medesima vicenda a tutela degli stakeholders, degli investitori nonché dell’efficienza e della trasparenza del mercato”. L’azione in argomento, sottolinea ancora Ubi Banca, è finalizzata alla tutela giudiziale dei diritti soggettivi di Ubi Banca, a complemento dell’iniziativa promossa dinanzi alla Consob a tutela degli stakeholders, degli investitori nonché dell’efficienza e della trasparenza del mercato, di cui al comunicato stampa diffuso dalla banca lo scorso 19 maggio.
Secondo gli analisti di Equita Sim, è molto improbabile che si presentino opzioni strategiche più vantaggiose per gli azionisti di UBI in grado alorizzare maggiormente il titolo rispetto a quanto implicito nell’offerta di Intesa che in sede di lancio dell’operazione ha riconosciuto un premio del 23% rispetto al prezzo per-operazione.