Piazza Affari e Borse europee previste aprire con segno più, attenzione ad Atlantia
La prima seduta della settimana dovrebbe avviarsi in territorio positivo per Piazza Affari e le Borse europee (esclusa Londra, chiusa per festività in occasione del Bank Holiday), proseguendo i guadagni della scorsa ottava. Questa mattina i listini asiatici si muovono misti, con Tokyo positiva in scia alla speranza di un nuovo piano di sostegno da 929 miliardi di dollari (852 miliardi di euro) all’economia contro il coronavirus, mentre le piazze cinesi scivolano sotto il peso delle tensioni a Hong Kong, che ieri ha visto la più grande manifestazione dallo scoppio della pandemia contro le nuove misure per la sicurezza nazionale decise dal governo centrale di Pechino. Ancora tensioni Usa-Cina, con lo stesso ministro cinese degli Affari Esteri, Wang Yi che, parlando alla stampa, ha detto chiaramente che la Cina e gli Stati Uniti sono a un passo da una nuova Guerra Fredda.
La seduta odierna sarà probabilmente più tranquilla, complice la chiusura per festività di Wall Street (per la festività del Memorial Day), che riprenderà regolarmente gli scambi domani. Dal fronte macro è atteso l’indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese tedesche. Intanto, sempre dalla Germania, è giunto il Pil che nel primo trimestre 2020 ha segnato una contrazione del 2,2% rispetto al periodo precedente. Si tratta della più forte contrazione dell’economia tedesca dalla crisi finanziaria del 2008/2009 (nel primo trimestre del 2009 il Pil tedesco si era contratto del 4,7% rispetto al trimestre precedente), nonché il secondo più grave declino nella storia della Germania riunificata. Non solo. Con la revisione in negativo del dato sul Pil del quarto trimestre 2019 (da 0% a -0,1%) la Germania entra ufficialmente in recessione tecnica (così si definisce una variazione congiunturale negativa del Pil per due trimestri consecutivi).
Guardando a Piazza Affari, attenzione oggi ad Atlantia, dopo la decisione di rinviare altri investimenti sulla rete autostradale controllata da Autostrade, visti i gravi danni provocati dalle mancate risposte della politica italiana. La società si riferisce alla questione legata ad Aspi e alla revoca della concessione, dopo il crollo del ponte di Genova.