Campari: trasferimento Olanda, 96% azionisti non ha esercitato diritto recesso. Titolo piatto
Il 96% degli azionisti Campari non ha esercitato il diritto di recesso, riferito al trasferimento della sede legale della società in Olanda. A esercitare il diritto di recesso è stato così il 4% circa del capitale sociale, per 46 milioni di azioni Campari e per un controvalore totale di 385,36 milioni di euro.
A questo punto, la società per azioni sarà trasformata in Naamloze Vennootschap (NV) regolata dal diritto olandese. In base a quanto stabilito dalla legge, le azioni per cui è stato esecitato il diritto di recesso saranno a questo punto offerte agli azionisti di Campari che non hanno esercitato il diritto di recesso in via “pro-rata” secondo il diritto di opzione. Le azioni verranno offerte allo stesso prezzo di recesso, nel periodo compreso tra il 22 maggio e il 21 giugno inclusi”. Gli analisti di Mediobanca Securities commentano la notizia sottolineando che “Campari conferma il suo forte impegno a completare la transazione, che rappresenta uno dei pilastri della strategia di lungo termine e riconosce che il 96% dei suoi azionisti non ha esercitato il diritto di recesso (nonostante il contesto macroeconomico generale sfavorevole e senza precedenti e il prezzo dell’azione durante il periodo di recesso significativamente più basso del prezzo di recesso”.
“Tuttavia – fanno notare gli analisti di Mediobanca Securities – il cda ha confermato che, in linea con le raccomandazioni indicate nei comunicati stampa del 16-19 marzo 2020, ritiene che il completamento della transazione non sarebbe nell’interesse della società, se il costo da sostenere legato alla liquidazione delle azioni recedute superasse la soglia di 7-8 miliardi di euro”.
Nel presentare le ultime novità che si riferiscono al gruppo, Mediobanca Securities conferma il rating underperform sul titolo. Il titolo è piatto con una variazione -0,06% a quota 6,906 euro.