Piazza Affari arranca: banche a oltre -2%, Generali KO dopo conti
Primi scorci di seduta con prevalenza delle vendite a Piazza Affari dopo il rally della vigilia. Il Ftse Mib cede l’1% circa a 17.028 punti. I verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, pubblicati ieri sera, hanno mostrato la preoccupazione per le condizioni attuali dell’economia americana, ma anche per quelle future. I mercati guardano anche all’acuirsi delle tensioni Usa-Cina, dopo che il Senato degli Stati Uniti ha approvato una legge che potrebbe impedire a diverse società cinesi di quotarsi a Wall Street o di raccogliere fondi presso gli investitori americani, senza aderire ad alcuni principi standard che regolamentano il mercato Usa.
Sul parterre di Piazza Affari si conferma la debolezza relativa delle banche con cali nell’ordine del 2,5% per Banco BPM e Bper, entrambi i titoli viaggiano a ridosso dei minimi storici. Male anche Unicredit (-2,12%) e Intesa Sanpaolo (-1,4%).
Debole anche Generali (-1,54%) che ha diffuso i conti del primo trimestre che hanno visto l’utile crollare dell’85% complici svalutazioni e contributi per emergenza Covid.
Sul fronte opposto si muove in rialzo Telecom Italia con oltre +1,5% dopo il tracollo delle ultime due sedute (-8% martedì e -7,6% ieri) sul’onda lunga della delusione per i deboli conti trimestrali.
La giornata di oggi sarà movimentata dall’indice Pmi manifatturiero e servizi di Gran Bretagna e Stati Uniti relativo al mese di maggio. Da Oltreoceano giungeranno anche i consueti dati settimanali sui sussidi alla disoccupazione, che potrebbero fornire indicazioni importanti sul futuro andamento del tasso di disoccupazione.