FCA: le condizioni per prestito statale da 6,3 mld, quali rischi sul dividendo straordinario?
Si infiamma la discussione politica sul prestito statale a FCA. Il governo sta valutando la possibilità di concedere a Fiat Chrysler una somma pari a 6,3 miliardi di euro da restituire entro pochi anni, per aiutare l’azienda a superare la crisi dovuta al Covid-19. Secondo il Messaggero, il Governo starebbe studiando delle garanzie precise per erogare il finanziamento garantito dallo Stato, tra queste il mantenimento dei livelli occupazionali in Italia, il blocco delle delocalizzazioni e la conferma di 5 miliardi di investimenti in Italia.
Ulteriore condizione riguarderebbe il dividendo straordinario da distribuire al closing della fusione con PSA da posticipare a fine 2021. Questa condizione sarebbe aggiunta a quelle attualmente in vigore per chi usufruisce dei prestiti garantiti che prevedono di non distribuire dividendi nel 2020 (mentre quello di FCA è previsto nel primo e secondo trimestre del 2021 in caso di ritardi nelle procedure burocratiche).
Secondo Equita Sim, non dovrebbero esserci problemi per l’erogazione del prestito da parte dello Stato, mentre potrebbero esserci modifiche ad hoc per quanto riguarda la distribuzione di dividendi. “In ogni caso – precisano dalla sim milanese – allo stato attuale nessuno starebbe chiedendo il divieto
(anche perché si tratta di un accordo siglato prima dell`entrata in vigore della legge sui finanziamenti garantiti introdotta ad aprile), ma solo un allungamento dei tempi per distribuirlo”.
Per Equita, questo finanziamento serve per superare la fase più acuta della crisi, ma nel caso di condizioni restrittive non si esclude che possa essere rimborsato in anticipo attingendo ad altre fonti di finanziamento.
A Piazza Affari il titolo FCA è in forte calo e al momento segna una flessione del 4,19% a 7,13 euro. Equita ha un rating buy (acquistare) con target price di 9,9 euro.