Covip: effetto COVID su mercati, rendimenti fondi pensione negativi in I trimestre
Nel primo trimestre i rendimenti medi dei fondi pensione complementari sono stati in generale negativi. E’ quanto emerge dal rapporto pubblicato dal Covip, la Commissione di Vigilanza sui fondi pensione. I rendimenti negativi si spiegano con gli effetti che la pandemia del coronavirus-COVID ha provocato sui mercati finanziari.
“L’andamento dei mercati finanziari nel primo trimestre del 2020 è stato negativo, con forti turbolenze nel mese di marzo. Gli effetti della pandemia sul prodotto interno lordo e sulla domanda aggregata si sono rapidamente diffusi su scala globale; gli Stati e le banche centrali hanno peraltro adottato decisi stimoli fiscali e monetari a sostegno delle famiglie e delle imprese. La discesa dei rendimenti dei titoli di Stato è proseguita negli Stati Uniti; nell’area dell’euro, la curva dei tassi di interesse si è appiattita, con una risalita dei tassi più a breve termine a fronte di una discesa dei tassi più a lungo termine; i differenziali di rendimento rispetto ai titoli tedeschi hanno avuto forti oscillazioni. Le ripercussioni della crisi sui listini azionari sono state pesanti, peraltro a partire da livelli storicamente elevati: nei principali paesi, gli indici dei corsi sono scesi di circa il 20-25 per cento; la volatilità è risalita su livelli non registrati dai tempi della crisi finanziaria del 2008”.
In questo contesto, “al netto dei costi di gestione e della fiscalità, i fondi negoziali hanno perso il 5,2 per cento; il 7,5 e il 12,1, rispettivamente, i fondi aperti e i PIP di ramo III, caratterizzati in media da una maggiore esposizione azionaria. Per le gestioni separate di ramo I, che contabilizzano le attività a costo storico e non a valori di mercato e i cui rendimenti dipendono in larga parte dalle cedole incassate sui titoli detenuti, il risultato è stato positivo (0,4 per cento)”.