Wall Street, Dow Jones vola di oltre 700 punti. Focus su Fed, rally petrolio (+11%) e speranze vaccino Moderna
Wall Street inizia la settimana in rialzo, dopo le perdite incassate la scorsa settimana, con l’indice S&P che ha lasciato sul terreno il 2,2%, riportando la peggiore settimana dallo scorso marzo.
Il Dow Jones vola di oltre 700 punti (oltre 3 punti percentuali), a 24.415 punti circa; lo S&P sale di oltre 76 punti (+2,70%), a 2.940, mentre il Nasdaq balza di oltre 188 punti (+2,11%), a 9.203 punti.
Si guarda all’intervista rilasciata alla trasmissione “60 Minutes” della CBS da Jerome Powell, numero uno della Federal Reserve. Secondo il timoniere della banca centrale americana, il Pil Usa potrebbe soffrire un crollo superiore a -30% (su base annualizzata) nel secondo trimestre del 2020, a fronte di un tasso di disoccupazione in rialzo fino al 25%, riuscendo però a evitare una depressione economica nel lungo termine.
Powell ritiene che una crescita positiva dell’economia americana potrebbe affacciarsi già nel terzo trimestre del 2020. “Credo che ci sia una buona probabilità di crescita positiva nel terzo trimestre (del 2020) – ha detto Powell – E credo che sia ragionevole prevedere una crescita nel secondo semestre dell’anno”.
“Direi però – ha sottolineato Powell, che ha detto chiaramente di non credere in una piena ripresa dell’economia Usa prima della fine del 2021 – che non torneremo alla situazione precedente (l’esplosione della pandemia coronavirus COVID-19) in modo veloce. Non torneremo dove eravamo entro la fine dell’anno. E’ improbabile che accada”.
La sola idea che l’economia americana possa tornare a segnare un tasso di crescita positivo, e già nel terzo trimestre di quest’anno, rinfocola in ogni caso le speranze degli investitori.
Occhio anche ad alcune previsioni degli esperti. Spicca quella di Paul Schatz, direttore generale di Heritage Capital, secondo cui l’indice Dow Jones potrebbe tornare a quota 30.000 entro il 2021 per poi salire fino a 40.000 entro il 2023, grazie alla ripresa dell’economia Usa nel lungo termine.
“Nel lungo termine, scommettere contro l’economia e i consumi americani è da perdenti – ha detto Schatz in una nota ai clienti – Credo fermamente che vedremo il Dow Jones a 30.000 punti nel 2021 e a 40.000 entro il 2023. Una volta che avremo superato questo grande ostacolo, ci saranno fin troppi fattori a favore” dell’economia.
Ad aiutare in generale l’azionario globale, oggi, è la notizia riportata dagli analisti di Deutsche Bank, secondo cui i nuovi casi di coronavirus sono saliti ieri dello 0,9%. E’ la prima volta, dallo scorso 24 febbraio, che il numero dei casi è salito a un ritmo inferiore alla soglia dell’1%.
A Wall Street si scommette inoltre soprattutto sull’arrivo di un vaccino, dopo che la società biotech Moderna ha reso noto che, i test effettuati sull’uomo con il vaccino anti-coronavirus hanno dato esiti positivi, producendo anticorpi contro il virus in tutti i 45 partecipanti all’esperimento.
Il titolo Moderna balza di oltre +30%, dopo aver fatto +250% dall’inizio dell’anno.
E un assist notevole arriva anche con il boom dei prezzi del petrolio, con il contratto WTI con consegna a giugno, che scade domani, che segna un rally di oltre +11% a $32,75, e il Brent che vola di oltre +7% avvicinandosi a quota $35 al barile.