PIL Germania non crolla come gli altri, per economisti il peggio è già alle spalle per economia tedesca
L’economia tedesca segna nel primo trimestre una contrazione del 2,2% su base trimestrale, il calo più marcato dal lontano 2009. Il dato è in linea con le attese degli analisti. Su base annua l’economia tedesca si è contratta del 2,3%. Consumi privati, investimenti ed esportazioni sono stati i principali freni per l’economia.
Dati tedeschi che segnano come da attese un calo del PIL decisamente meno accentuato rispetto a quello degli altri principali paesi europei quali Francia (-5,8%), Spagna (-5,2%) e Italia (-4,7%).
“I numeri di oggi non sono una vera sorpresa – commenta Carsten Brzeski, Chief Economist, Eurozone e Global Head of Macro di Ing – . I dati industriali relativi a marzo e i precedenti rapporti sul PIL di altri paesi della zona euro, nonché la prima stima per la zona euro nel suo complesso (-3,8% t/t) avevano già indicato le dimensioni potenziali del rallentamento tedesco”. “Il fatto che il rallentamento tedesco sia meno accentuato rispetto alla maggior parte degli altri paesi della zona euro offre un comfort molto scarso”, aggiunge l’esperto che sottolinea come i dati peggioreranno anche se il peggio potrebbe già essere alle spalle e cita i dati sulla mobilità indicati su Google, i quali mostrano che l’attività è già accelerata a metà maggio. Mentre l’attività (sociale ed economica) è rallentata al 60% del suo livello di gennaio durante il picco del lockdown, ora è tornata a oltre l’80%.