CFTC avverte broker & Co: attenzione, ‘futures petrolio rischiano di tornare negativi’
Futures sul petrolio ancora al di sotto dello zero, dunque negativi? La Commodity Futures Trading Commission, la commissione Usa di trading sui futures sulle commodity ha lanciato un avvertimento alle piattaforme dei mercati, ai brokers attivi nel mercato dei futures e alle stanze di compensazione, invitando tutti a “prepararsi alla possibilità che alcuni contratti (sul petrolio) continuino a far fronte a una volatilità di mercato estrema, a un contesto di bassa liquidità e forse a prezzi negativi”.
“Stiamo diramando questa nota – si legge nel comunicato della CFTC – a seguito dell’elevata e insolita volatilità e ai prezzi negativi che sono stati sperimentati dal contratto WTI con consegna fisica a maggio e dai contratti collegati”.
Il riferimento è, per l’appunto, al panico scatenatosi alla fine di aprile quando, in vista della sua imminente scadenza, il contratto con consegna a maggio è crollato alla chiusura delle contrattazioni sul Nymex di New York, ben al di sotto dello zero, fino a -$37,63 al barile, in perdita di oltre -300%. L’alert della CFTC si riferisce ora alla possibilità che il contratto WTI -stavolta di giugno – scenda al di sotto dello zero, vista la scadenza imminente dello stesso, prevista per il prossimo martedì.
Oggi sessione positiva per il contratto WTI con consegna a giugno che balza fin oltre +5% superando quota $26 al barile. Bene anche il Brent, che avanza di quasi +4% oltre $30 al barile. L’accelerazione rialzista dei prezzi si spiega anche con la pubblicazione del rapporto mensile dell’AIE, l’agenzia internazionale dell’energia. Dal report emerge che “la domanda globale di petrolio sta in qualche modo migliorando”, tanto che l’AIE ha rivisto al rialzo le stime sulla domanda di 700.000 barili al giorno rispetto all’outlook dell’ultimo report.
Ieri, inoltre, i dati Usa hanno segnalato che, nella settimana terminata lo scorso 8 maggio, le scorte di petrolio crude degli Stati Uniti sono scese di 745.000 barili a 531,5 milioni di barili: il calo, inatteso, è stato il primo da gennaio.