News Notiziario Notizie Italia Banco BPM: Mediobanca Securities intravede maggiore sensibilità ai BTP, ma CET1 rimarrà sopra 12%

Banco BPM: Mediobanca Securities intravede maggiore sensibilità ai BTP, ma CET1 rimarrà sopra 12%

11 Maggio 2020 14:27

Nella nota odierna “Italian Wake Up Call” gli analisti di Mediobanca Securities parlano di Banco BPM consigliando “cautela prima della tempesta”.

Nella nota dedicata alla banca, si legge che Banco BPM ha mostrato risultati operativi pre-COVID positivi, tanto che, nel primo trimestre del 2020, ha riportato utili netti per 152 milioni di euro, al di sopra delle stime del consensus. Sono migliorati anche i trend del margine netto di interesse, delle commissioni e dei costi.

In particolare, il costo del rischio (CoR) si è attestato a 55 punti base scendendo su base annua di 5 punti base. Gli oneri legati all’emergenza COVID sono stati pari a 70 milioni.

La banca, viene ricordato, ha annunciato un programma sul risparmio dei costi più ambizioso, che si concentra sulla chiusura di un numero di filiali più alto e nel rinvio degli investimenti.

Dal canto suo, Mediobanca Securities ha reso noto di aver operato “un piccolo cambiamento all’eps adj del 2021-22 (della banca), visto che rimaniamo cauti sul costo del rischio e sulle commissioni”.

Rivisto al rialzo invece l’eps adjusted del 2020 sulla base di un andamento migliore dei costi e del trading. I risultati relativi al 2021 sono stati invece, per l’appunto, rivisti al ribasso del 3%, in quanto gli analisti prevedono un fatturato più basso, a fronte di costi invariati. Sul costo del rischio, Mediobanca stima un valore a 100 punti base nel 2020-21, rispetto agli 80-90 pb stimati per il 2021 dall’istituto, sulla base di un calo del Pil italiano, quest’anno, dell’8%.

Il ratio FL CET1 è rimasto stabile su base trimestrale al 12,9%, fa notare ancora Mediobanca. Per l’intero 2020, a seguito dei costi di ristrutturazione, gli esperti intravedeno un CET1 ratio inferiore, al 12,7%, dopo costi di ristrutturazione da 220 milioni di euro, il mark to market di Anima, e tenendo in considerazione i mancati pagamenti dei dividendi.

“Riconosciamo che l’inflazione delle attività ponderate per il rischio dovuta alla pro-ciclicità e la regolamentazione non dovrebbero minare i livelli di capitale nel 2020, ma rimaniamo consapevoli dell’aumentata sensibilità nei confronti dei BTP. In generale Mediobanca Securities scrive che, se è vero che Banco BPM sta mostrando un miglioramento dell’asset quality, con un costo del rischio pari a 55 punti base, un tasso di default dell’1,2% e un NPE ratio del 9% (in linea con le rivali), crediamo che l’attuale contesto macroeconomico difficilmente sosterrà i prezzi delle azioni delle banche di piccola e media dimensione con una elevata esposizione nei confronti di piccole e medie imprese e una potenziale minore capacità di assorbire le perdite e l’esposizione verso rischio sovrano. Di conseguenza, nonostante la valutazione contenuta (0,2 volte il P/TE per il 2% del RoTE del 2022), reiteriamo il rating ‘underperform’ su Banco BPM e la nostra cautela sulle banche italiane e dell’area euro, a fronte di un target price a 1,10 euro”. Alle 14.17 ora italiana il titolo sale dello 0,70% a 1,15 euro.