Paolo Savona (Consob): ‘sottoscrivete debito pubblico, momento adatto. Nessun rischio default, spread problema a sè’
Paolo Savona, numero uno della Consob, torna a esprimere fiducia nei fondamentali dell’economia italiana, ‘slegando’ in qualche modo il problema del debito pubblico da quello dello spread, e invitando gli italiani a sottoscrivere BTP: perchè questo, sottolinea, è il momento adatto.
In occasione dell’evento ‘Milano Capitali 2020’ organizzato da Milano Finanza, l’economista chiede anche che la finanza diventi “l’ancella della crescita” dell’economia.
Grande importanza viene data al risparmio degli italiani, risparmio che dovrebbe, secondo l’ex ministro agli Affari europei del primo governo Conte (M5S-Lega) , di essere incanalato al servizio dell’economia italiana. Un discorso simile a quello proferito lo scorso 25 aprile dal numero uno di Intesa SanPaolo, Carlo Messina, che ha invitato l’Italia a guardare oltre l’emergenza coronavirus Covid-19 e iniziare a pensare come sciogliere il nodo cruciale dell’elevato debito pubblico.
In quell’occasione, Messina ha presentato una ricetta in cinque mosse, proponendo quelli che ha chiamato “i bond sociali”.
Ma veniamo alle proposte di Savona che, con il discorso di oggi, ha cercato di far leva sul senso di patriottismo italiano:
“Ogni giorno durante il lockdown, a una certa ora, la gente andava alla finestra, tirava fuori la bandiera e cantava Fratelli d’Italia – ha ricordato – io penso che l’unico modo per dimostrare che teniamo a un futuro diverso sia sottoscrivere il debito pubblico”.
Un atto di patriottismo e di solidarietà, insomma, giustificato con il fatto che l’economia italiana ha due punti di forza: “esportazioni e risparmio”.
“Questi – dice Paolo Savona – sono i due punti su cui occorre lavorare, cercando di contenere le problematiche che si trascinano e di portare la finanza al servizio economico”.
Di qui la richiesta di sottoscrivere il debito pubblico, anche se l’ex ministro tiene a precisare che, in realtà, il suo “non è un invito a indebitarsi ma è un invito ad affrontare il problema del debito pubblico e questo è il momento adatto”, visto che “il problema che ci dobbiamo porre è come incanalare il risparmio degli italiani al servizio dell’economia e della finanza”.
Non mancano le rassicurazioni sulla sostenibilità del debito pubblico italiano. Il presidente della Consob ripete quanto detto già altre volte:
“Non c’è la possibilità che l’Italia possa dichiarare default“, aggiungendo che, piuttosto, “c’è un problema di spread (BTP-Bund), che è un problema a sé stante legato alla sfiducia che viene sparsa a piene mani sia all’estero, sia dalle autorità sovranazionali, ahimè, e sia all’interno”.
Sullo stop allo short selling che è stato deciso dalla Consob per tutelare la Borsa, Savona fa notare che è stata proprio “la Consob quella che ha spinto maggiormente a livello europeo per avere interventi dinamici”. Questi “interventi – ha ricordato, sono stati presi in quel “fatidico 12 marzo, giorno nero per la Borsa Italiana“.
“Allora la Consob è stata legittimata – ha continuato Savona – Vediamo ora cosa succede in Borsa, ove necessario si interverrà. Vediamo se questa volta l’Europa decide un intervento congiunto piu efficace”. Visto che, “se non ci sono interventi comuni gli effetti sono meno efficaci“.
C’è da dire che l’auspicio che gli italiani comprino BTP e, più in generale debito pubblico italiano, non è certo una proposta su cui Paolo Savona ha l’esclusiva.
Lo scorso 25 aprile, in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, , il numero uno di Intesa SanPaolo ha illustrato per l’appunto la proposta dei bond sociali nei quali far convogliare parte dei risparmi degli italiani, affermando che, in tal modo, salirebbe dal 5 al 10-20 per cento la parte del debito pubblico controllata dal risparmio privato italiano.