Wall Street verso avvio positivo nonostante tracollo mercato del lavoro, ma dati migliori del previsto
Wall Street si prepara a un avvio di seduta in rialzo nonostante il tracollo del mercato del lavoro americano a causa del coronavirus. Secondo i dati diffusi oggi dal Dipartimento del Lavoro Usa, ad aprile il tasso di disoccupazione è balzato al 14,7% dal 4,4% di marzo. Si tratta del livello più alto dalla Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, il dato è migliore delle attese degli analisti che avevano previsto un aumento al 16%. Meno peggio anche le buste paga nei settori non agricoli, le cosiddette non-farm payrolls, da cui emerge che il mese scorso sono stati bruciati 20,5 milioni di posti di lavoro. Il consensus indicava un calo maggiore pari a -22 milioni di unità. Alla luce di questa indicazioni i futures sugli indici statunitensi si muovono sopra la parità. A poco meno un’ora dalla partenza, il contratto sul Dow Jones avanza dello 0,73%, quello sull’S&P500 sale dello 0,78% e il future sul Nasdaq segna un +0,74%. A sostenere gli scambi anche l’allentamento delle tensioni tra Stati Uniti e Cina dopo che il colloquio telefonico tra il segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin, il rappresentante al Commercio Usa Robert Lighthizer e il vice premier cinese Liu He. Le controparti “hanno concordato di rispettare a pieno e secondo i tempi quanto stabilito dall’accordo, nonostante l’attuale emergenza sanitaria globale”. Idem il ministero del Commercio cinese, che ha riferito che le controparti stanno lavorando per rendere esecutivo quanto stabilito dalla “Phase 1”.