Mercati positivi su colloqui Usa-Cina. Piazza Affari attende doppio verdetto Moody’s e DBRS
L’ultima seduta della settimana parte in territorio positivo per i mercati europei che in attesa dei dati sul mercato del lavoro americano, previsti nel pomeriggio, guardano di buon occhio al colloquio telefonico tra i funzionari americani e cinesi, dopo le tensioni dell’ultimo periodo sul fronte del Coronavirus. Si guarda poi alla stagione delle trimestrali, soprattutto a Piazza Affari. In questo scenario il Dax di Francoforte avanza di oltre l’1% e il Cac40 di Parigi segna una crescita di oltre mezzo punto percentuale, mentre la Borsa di Londra resterà oggi chiusa per festività.
Partenza positiva anche per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che sale di circa lo 0,36% (riducendo i guadagni rispetto all’avvio), aspettando il doppio verdetto delle agenzie di rating DBRS e soprattutto di Moody’s dopo il downgrade di Fitch Ratings che ha fatto precipitare il giudizio sui BTP a un livello superiore a quello “junk”, spazzatura, di appena un gradino. Cresce anche l’attesa per l’Eurogruppo odierno.
Asse Usa- Cina, si allentano le tensioni
Sul fronte tensioni Usa-Cina, il segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin e il rappresentante al Commercio Usa Robert Lighthizer hanno avuto un colloquio telefonico con il vice premier cinese Liu He. Stando alle fonti di Pechino e di Washington, le controparti hanno parlato di questioni inerenti l’economia e la pubblica sicurezza, soprattutto in relazione alla “Phase 1”, l’intesa raggiunta alla metà di gennaio, primo passo per porre fine alla guerra commerciale durata due anni tra Cina e Stati Uniti.
In base alla nota diramata dall’Ufficio di Rappresentanza del Commercio Usa, nel colloquio telefonico di ieri le controparti “hanno concordato di rispettare a pieno e secondo i tempi quanto stabilito dall’accordo, nonostante l’attuale emergenza sanitaria globale”. Idem il ministero del Commercio cinese, che ha riferito che le controparti stanno lavorando per rendere esecutivo quanto stabilito dalla “Phase 1”.
L’escalation delle tensioni Usa-Cina delle ultime settimane – con l’amministrazione Trump che ha accusato ripetutamente Pechino di non essere riuscita a frenare la diffusione del coronavirus, parlando anche di prove che dimostrerebbero che il virus sarebbe uscito da un laboratorio di Wuhan – ha fatto temere agli investitori che l’accordo sulla Fase 1 fosse in pericolo.
Le trimestrali di Piazza Affari
La stagione delle trimestrali resta in primo piano. Se ieri sono arrivati a mercati chiusi i conti di Leonardo e Banco Bpm, oggi si attendono quelli di Ubi Banca. Proprio il titolo della banca guidata da Giuseppe Castagna si sta mettendo in luce, con un rialzo di oltre il 4% che gli permette di posizionarsi in vetta al listino milanese. In particolare, il gruppo ha chiuso il primo trimestre 2020 con un utile netto di 152 milioni di euro, migliore delle attese, e in crescita del 58,3% rispetto al quarto trimestre 2019 e in linea con i primi tre mesi del 2019. Rialza la testa in avvio Cnh Industrial dopo due sedute KO dopo la pubblicazione della trimestrale.
Prova di forza di Leonardo, che dopo un avvio in territorio negativo ora si posiziona tra i migliori del Ftse Mib con un rialzo di quasi il 2%. L’ex Finmeccanica ha annunciato ieri sera, dopo la chiusura di Piazza Affari, i risultati del primo trimestre 2020 che vedono un rosso di 59 milioni di euro e l’Ebita in calo a 41 milioni “presenta, rispetto al primo trimestre del 2019, un decremento di 122 milioni dovuto agli effetti legati al Covid-19”, spiega la società. In calo anche i ricavi che si sono attestati a 2.591 milioni (-4,9% a/a), principalmente riconducibile ai rallentamenti registrati negli elicotteri ed in particolare alle minori consegne attribuibili sempre all’effetto Covid. Tra le voci positive quella ordini pari a 3.421 milioni di euro rispetto ai 2.518 milioni dei primi tre mesi del 2019, mostrando un incremento pari al 35,9%, “dovuto principalmente agli elicotteri e, in misura inferiore, all’aeronautica”.
Presentando i risultati trimestrali il gruppo guidato da Alessandro Profumo ha precisato che “non sono ancora quantificabili gli impatti del coronavirus nel 2020” e per questa ragione ha deciso di “sospendere la guidance per l’anno in corso”.