Crollo -97% immatricolazioni auto, CSP: maxi-incentivi rottamazione unica strada
Ad aprile sono state immatricolate in Italia solo 4.279 autovetture con un calo del 97,55% sullo stesso mese del 2019 complice l’emergenza coronavirus e il conseguente lockdown.
La forte contrazione del Pil già registrata nel primo trimestre 2020 (-4,7%) e le prospettive negative per il resto dell’anno rendono il recupero del settore auto problematico “anche se un piccolo supporto alla domanda può venire dal fatto che la gente ha capito che il mezzo di trasporto più sicuro per limitare il contagio è l’automobile privata”, rimarca il Centro Studi Promotor.
“Per tornare alla normalità – secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi promotor – ci vuole però una terapia d’urto come emerge anche a livello europeo. Di grande interesse è infatti l’apertura all’adozione di incentivi alla rottamazione, anche con l’acquisto di vetture nuove ad alimentazione tradizionale, da parte del vicepresidente della Commissione europea e commissario per il clima Frans Timmermans. E’ evidente, infatti, che una campagna incisiva di rottamazione oggi non può riguardare soltanto la sostituzione di vecchie auto con vetture ad emissione zero perché non esistono al momento le condizioni per una diffusione immediata su vasta scala di auto elettriche”.
Una rottamazione in grado di dare slancio al settore dell’auto (e all’economia), prosegue il CSP, deve quindi prevedere la sostituzione di vecchie auto, oltre che con modelli ad emissioni zero o molto basse, anche con vetture Euro 6 d ad alimentazione tradizionale.