Piazza Affari in rosso dopo Consiglio UE ed effetto Gilead, banche in difficoltà
Avvio debole per Piazza Affari con il Ftse Mib in calo dell’1,27% a 16.795 punti. Ieri i mercati avevano trovato sponda nel balzo del petrolio e nei riscontri migliori delle attese dai sussidi Usa che fanno sperare che il peggio sia alle spalle per il mercato del lavoro USA, con Wall Street che però ha azzerato i guadagni nel finale complice un rapporto secondo cui il farmaco antivirale sperimentale remdesivir per il coronavirus non ha funzionato in uno studio clinico. Il Financial Times, citando documenti che sono stati pubblicati accidentalmente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha riferito che il farmaco remdesivir di Gilead Sciences non ha dato i risultati sperati, nel senso che non ha migliorato le condizioni dei pazienti affetti da coronavirus.
Ieri sera intanto il Consiglio europeo ha detto sì al Recovery Fund i cui dettagli saranno resi noti entro il 6 maggio.
Tra i singoli soffrono le banche: -2,77% Unicredit, -2,6% Bper e -2,3% Banco BPM. Male anche Eni a -2% che stamattina ha diffuso i conti del primo trimestre, chiuso in perdita per 2,93 miliardi di euro causa Covid-19 e caduta prezzo petrolio. L’utile operativo adjusted è pari a 1,31 miliardi, -44% rispetto al trimestre 2019.
Tra gli altri titoli ritraccia Atlantia (-2,2%) dopo il balzo dell’8% di ieri in scia alle attese per un accordo con il governo.